Conte: «Ho rapporto viscerale con i miei ragazzi, non un monologo, loro parlano con me e ci confrontiamo»
In conferenza: «Non sappiamo quando e come possano tornare in campo Lukaku e De Bruyne. Spinazzola ha chiesto il cambio per un risentimento»

Cm Cremona 28/12/2025 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Il tecnico del Napoli Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria sulla Cremonese.
La conferenza di Conte
«Anno straordinario con scudetto e Supercoppa, poi quando vinci a Napoli lo senti perché vedere i festeggiamenti è qualcosa che chiaramente ti spinge a voler sempre rivedere queste cose perché ti fanno sentire comunque importante in una città come Napoli. Sicuramente questi ragazzi sono stati veramente bravi perché non è facile vincere in generale.
Sentivo spesso dire che vincere uno scudetto a Napoli è come vincerne dieci da altre parti. Ci deve riempire di orgoglio e soddisfazione sapere che il lavoro sta pagando e al tempo stesso ci deve dare quella energia necessaria. Finché avremmo tutti quell’energia sarà sempre difficile giocarci contro. Adesso ci godiamo la fine di un anno che non volevamo che finisse perché ci ha dato tante soddisfazioni. Festeggeremo con l’obiettivo di cominciare un nuovo anno per rendere orgogliosi noi e i tifosi».
Una vittoria difficile che dimostra grande maturità
«Vincere a Cremona non è mai facile, ho rivisto le partite di chi ha vinto qui e questa è un’ottima squadra allenata benissimo da Nicola. Non era per niente scontato e semplice. Abbiamo fatto un’ottima gara dove abbiamo continuato quello che avevamo cominciato in Arabia. Se devo trovare un qualcosa di negativo è che abbiamo creato tante occasioni e dobbiamo essere più cattivi anche per stare più tranquilli. Ricordo ancora il Genoa l’anno scorso dove abbiamo rischiato di pareggiare e perdere».
Lobotka sta aiutando?
«Stiamo parlando di un calciatore che non ha bisogno di sponsorizzazioni, anche come persona. Lobo era abituato da play e adesso con i due non dimentichiamo quello che sta facendo McT, in tanti dubitavano. Oggi invece sta esprimendo il suo miglior calcio in questa posizione. Siamo riusciti, nella difficoltà, a trovare delle soluzioni importanti. Ci stiamo lavorando tanto, però loro si ritrovano. Sei hai Lobo in mezzo al campo è un altro discorso, però bisogna ringraziare Elmas che si è adattato. Quello che bisogna capire è che il nuovo anno ci porterà tante nuove situazioni. Gilmour deve recuperare, Anguissa dovrebbe recuperare per fine mese, però poi ci sono altre situazioni, Lukaku e De Bruyne in cui non sappiamo quando torneranno e come. Questo mi preoccupa perché giochiamo ogni tre giorni e sarà tosta la pagnotta. Poi arriveranno i risultati negativi, ma noi stiamo facendo il possibile».
A che punto è del percorso Hojlund?
«Sono contento che, quando nessuno se lo aspettava, aveva subito diverse critiche prima. Siamo sempre agli eccessi. Dire che Hojlund oggi è il calciatore che è arrivato non è così, lui si è messo a lavorare e oggi sta diventando dominante in quella posizione, un giocatore che ti dà tanto anche nel pressing. A 22 anni e quindi ha delle potenzialità che sta dimostrando, sta a noi cercare di migliorarlo. Questa è una squadra che difende andando in avanti, noi non stiamo lì bassi ad aspettare, questo porta a tenere la palla lontano dall’area».
Di Lorenzo ha parlato del vostro rapporto
«Questo è il minimo che io possa dare a questi ragazzi, loro lo sanno benissimo. Con le mie squadre mi piace avere un rapporto carnale, di grande spessore e fiducia reciproca. Quando c’è fiducia si darà sempre il massimo. Io dico che sono pronto a morire per loro e loro devono essere pronti a morire per me sportivamente. Questo è motivo di grande orgoglio perché non ho solo un gruppo di ottimi calciatori, ma di ottime persone, se non lo pensassi non lo direi. È un gruppo he va oltre le difficoltà e i propri limiti. Il rapporto viscerale non è un monologo, loro sanno benissimo che con me possono dire quello che vogliono e ci confrontiamo. Io sono uno che anche se mi incazzo l’incavatura mi dura 5 minuti».
Spinazzola come sta?
«Ha chiesto il cambio perché aveva sentito un pochettino di affaticamento e non ha senso prendere di rischi»











