Spalletti: «David hanno fatto bene a non invitarlo più a cena, metteva il parmigiano sulla pasta con le vongole»
In conferenza: «Milik è convocato, sembrava un bambino felice di giocare. Gasperini come Sacchi, ha creato cose nuove. Ora c'è il "Gasp brand" che in molti seguono»

Mg Cremona 01/11/2025 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha rilasciato la conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma.
La conferenza di Spalletti
Che cosa vorrebbe vedere domani sera?
«Mi ha fatto piacere averli visti bene e soltanto con il Bologna abbiamo visto questo miglioramento. I ragazzi l’hanno fatto in una partita tosta e difficile. Questo può portare determinazione ed andare a prenderci altre cose. Dobbiamo mantenere le cose nel lungo periodo per fare la differenza».
Come sta Milik?
«Milik domani è convocato. Io l’ho trovato come un bambino felice che ha la possibilità di fare il gioco che ha sempre voluto. È un ragazzo che ha grande entusiasmo e conosce bene il ruolo che fa. Lui ha caratteristiche importanti sia fisiche che tecniche. Quindi viene con noi».
Le cene con Gasperini:
«Io sto bene con tutti, con molti di questo campionato. Lui è uno di quelli che mi ha messo curiosità da sempre, è il modo di praticare un mestiere che fa la differenza, da uno come Gasperini c’è da imparare. E’ un modello di fabbrica il Gasp brand, ormai la fanno un po’ tutti questa cosa qua, quanti dicono: fanno come l’Atalanta o come la Roma adesso. All’inizio a Crotone faceva già così, quest’uomo contro uomo. Tutti i suoi ex calciatori che fanno gli allenatori giocano tutti come lui: Palladino, Juric, Bocchetti, Modesto… guarda la Roma attuale. Calciatori trasformati da un punto di vista di mentalità, se non sei di un certo livello, ti sgama, ti trova i difetti. Mancini ora fa gol da ogni parte del campo, chiunque è disponibile in qualsiasi posizione di campo. Individualmente ti recintano. Attraverso il suo modo asfissiante riesce a non farteli acchiappare, lo fa in maniera continua e opprimente, avvolgente, e non ti rimane spazio per avere la libertà di esibire il tuo calcio. Se non vai oltre il duello è impossibile. Per me è uno di quelli che ha inventato un modo a cui ora in tanti fanno riferimento. Come Sacchi ha creato delle situazioni nuove, anche Gasperini».
Questa Juve è divertente?
«Questo fatto di essere anche belli dipende anche dal fatto di essere affascinante per gli sportivi. È meglio avere gli abiti stropicciati ed essere disponibili in partita. Il bello è l’intensità, correre dietro al tuo avversario. Adesso in questo calcio devi andare forte e anticipare le cose che ti capiteranno. La cosa più importante è quella di prevedere perché altrimenti rischi di non trovare spazi. Noi abbiamo dei margini di miglioramento e bisognerà vedere se riusciremo a trovare questi spazi. Devi essere impulsivo nel saperli riconoscere. Anche a Bodo secondo me abbiamo fatto una buona partita, adesso siamo andati avanti e sono contento».
Yildiz e McKennie sono giocatori perfetti per il suo calcio?
«A me sembrava di aver fatto più confusione. Però è un pochettino così. Ora non sai da dove arriva l’avversario e i calciatori modificano di continuo la loro posizione. Se non riesci a vedere questo non trovi gli spazi. È un po’ quello che facevano Totti o Del Piero che con le loro giocate vedevano l’impossibile. Questi giocatori determinavano il livello, questo ti serve per andare oltre queste piccole prigioni che ti creano le squadre. I nostri devono adattarsi a non aver ruolo, perché ci vogliono le giocate, la forza e tante cose per riempire la partita».
Su Bremer e David:
«Bremer gioca e dobbiamo fare delle valutazioni su Rugani e Cabal che hanno degli affaticamenti muscolari. David hanno fatto bene a non portarlo a cena perché ha grattato il parmigiano sulla pasta alle vongole e non l’hanno più portato.»
Su Cambiaso:
«Cambiaso mi piace perché sa fare tutto, però in questo momento ho preferito togliergli dei pezzi di partita, perché è un po’ tutto sotto il suo livello. Lui è rimasto male, è arrabbiato con se stesso. Noi abbiamo parlato. Lui è uno che legge i dati che gli vengono mandati sul cellulare, perché è molto autocritico. Questo è molto positivo.»
Manca un regista…
«Del mercato non ho parlato con la società e non mi interessa. Io non vado a dire niente se qualcuno non viene a chiedermelo. Locatelli mi sta piacendo, poi lui ha caratteristiche per dare equilibrio ma ha anche i piedi per giocare a calcio. Anche Koopmeiners può farlo, Miretti anche. Thuram sta iniziando a fare le cose giuste. Noi siamo tranquilli ma se fosse, ne parlerò con la società.»
Quanto cambia la Juve senza Koopmeiners (squalificato)?
«Non so prevedere il mio futuro senza Koopmeiners, però cerco di decidere sulle abitudini che devono avere i giocatori. Noi dobbiamo creare delle belle abitudini. Noi vogliamo giocare da dietro e non in orizzontale, però dipende dall’avversario, perché loro ti vengono addosso anche sul portiere. Perché tutti vanno a pressare alto? Perché i difensori hanno vantaggio a prendere la palla. Adesso il giocatore libero è il portiere e dobbiamo valutare quello. Poi dobbiamo vedere se senza Koop saremo bravi ad uscire da dietro. Devi agire e non reagire. Noi dobbiamo fare le cose da Juventus a prescindere con chi giocherai. Mi aspetto di incidere in tutto quello che è giocare una partita in generale».











