Spalletti: «Io e il Napoli ci siamo resi felici a vicenda, le belle storie hanno il potere dell’immortalità»
In conferenza: «La Juventus? Mi rifaccio alle parole di John Elkann: tutti fanno riferimento alla storia della Juventus ma nessuno sa che storia sarà.»

Mg Cremona 01/11/2025 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Juventus. Di seguito le sue dichiarazioni integrali.
Spalletti: «La maglia della Juve è cucita per vincere. Conte? Allenatore top»
Importante giocare dopo tre vittorie di fila?
«Sì ma la maglia della Juventus è stata tessuta per questo, per vincere le partite. Non viviamo un periodo bellissimo ma deve essere il nostro status. Importante perché ci arrivi con fiducia, ma dobbiamo essere anime forti e liberi. Importante vedere che in allenamento si vanno ad acchiappare cose nuove. Ci sono momenti che durano giorni e settimane che passano in un attimo. Partite che valgono tre punti e rimangono lì e poi magari si disperdono e ci sono partite che rimangono nella storia per sempre. Questa è una partita che può dire molto del futuro del nostro campionato e dedicheremo tutto quello che abbiamo»
Si tratta di un esame di maturità?
«Sì, si può mettere così. Un esame dove dobbiamo farci trovare pronti. Sappiamo che è una partita difficile, andiamo a giocare contro i campioni d’Italia.»
Su Conte.
«Ci siamo incontrati molte volte in giro, una volta abbiamo giocato un’amichevole contro, a Coverciano ci siamo incontrati. Un allenatore bravo, lo ha fatto vedere. Anche quest’anno. Come persona non posso dire niente perché non lo frequento quotidianamente. Per il resto vado su quello che vedo in campo e lui è un allenatore top.»
La Juve può avvicinarsi al suo Napoli?
«Qua mi rifaccio alle parole di John Elkann: tutti fanno riferimento alla storia della Juventus ma nessuno sa che storia sarà. Essere al fianco di una società del genere può portare alla possibilità di riportare la squadra dove tutti i tifosi sperano. Poi ci sono dei passaggi fondamentali come la qualità dei giocatori. Il percorso bisognerà diluirlo nel tempo.»
Su David
«Non dipende mai dalle parole ma dai ritmi e dalla cadenze che tu vuoi andare ad acchiappare. Lui è un ragazzo intelligente, bravo ed ha un fisicità forte. Poi penso abbiamo questa voglia di dimostrare di che pasta è fatto. lo percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che deve fare.»
Yildiz può giocare da centravanti domani?
«Preferisco dare la formazione ai calciatore perché rischio di fare brutta figura. In queste partite bisogna prendersi tutto il tempo per deciderla, però mi sembra di saperla.»
Lei sente maggiormente questa partita?
«Sono stati due anni in cui con il Napoli ci siamo resi felici a vicenda. È stata un’emozione tremenda soprattutto quella dello Scudetto. Secondo me le belle storie hanno il potere dell’immortalità e rimarranno così per sempre. Poi ho vissuto emozioni importanti con Inter, Roma e Napoli. Oggi sono avversario di Inter, Roma e Napoli, ma voglio portarmi dietro tutte le persone belle di queste esperienze. Favorita? Non lo so, perché non parto con questi ragionamenti e lamentarsi non produce mai una buona classifica. A loro manca qualcosa a centrocampo, a noi manca qualcosa in difesa da tempo. Poi bisogna cercare di andare a vincere la partita, loro hanno un passato con certezze e noi siamo alla ricerca delle certezze.»
Su McKennie.
«È una persona forte che rende il calciatore forte. Lui diventa esecutivo in tutto quello che gli dici da fare. Lui la paura l’ha affrontato da piccolo e lui è coraggiosissimo. Poi tenta delle giocate che non sembrano alla sua portata, ma lui ci prova lo stesso. È perfetto per ogni allenatore.»











