Verstappen merita di essere collocato allo stesso livello di Senna e Schumacher (Turrini)

"E’ un fantastico animale da competizione. Azzanna alla giugulare l’avversario quando ne coglie la difficoltà". Sul suo blog scrive anche della Ferrari: "In Qatar una mortificazione. Spero che Elkann se ne renda conto. Non ho altro da aggiungere".

verstappen, Turrini

Budapest (Ungheria) 31/07/2022 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Max Verstappen. ONLY ITALY

Il penultimo appuntamento della stagione 2025 di Formula 1 si è concluso con la vittoria autorevole di Max Verstappen, che a bordo della sua Red Bull ha preceduto la McLaren di Oscar Piastri e la Williams di Carlos Sainz. Soltanto quarto l’attuale leader del Mondiale Lando Norris, che vede il suo vantaggio sull’olandese e sul compagno di squadra ridursi rispettivamente a 12 e 16 punti: la questione iridata sarà decisa dalla tappa conclusiva negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, dove Max potrebbe laurearsi campione per la quinta volta consecutiva completando una clamorosa rimonta. Di questo ma anche dall’ennesima parentesi negativa inanellata dalla Ferrari (Leclerc 8°, Hamilton 12° e una Sprint Race da dimenticare) ne ha parlato Leo Turrini tramite le colonne del suo blog “Profondo Rosso”.

L’analisi di Turrini dopo il Gp del Qatar: “Verstappen come Senna e Schumacher. Sulla Ferrari…”

“Non succede. Ma se succede… Max Verstappen come Tom Cruise. Nel senso che imita l’attore hollywoodiano: per lui non esiste Mission Impossible!”, sottolinea il giornalista. “E’ oggettivamente stupefacente il fatto che l’olandese arrivi ad Abu Dhabi ancora in lotta per il titolo. Per capirci, a fine estate il suo distacco nei confronti del leader del campionato era superiore ai cento punti”, aggiunge.

Dopodiché, Turrini si lancia in una considerazione importante: “Non faccio proprio fatica a testimoniare che Verstappen merita di essere collocato allo stesso livello di Ayrton Senna e di Michael Schumacher. E’ un fantastico animale da competizione. Azzanna alla giugulare l’avversario quando ne coglie la difficoltà. E aggiungo che evidentemente come gli illustri predecessori, appunto Ayrton e Michelone, sa tenere unita la squadra nei frangenti delicati. La Red Bull, fino alla cacciata di Chris Horner, è stata squassata da tumulti interni. Ma Max ha tenuto dritta la barra”.

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Quanto invece alla ‘puntuale’ debacle del Cavallino Rampante: “Sulla Ferrari un bel tacer non fu mai scritto. Il week end qatariota e’ stato imbarazzante. Il sigillo su una stagione inconcepibile. Quello che mi preme sottolineare, accettando preventivamente l’accusa di essere malato di nostalgia, è che ci sono milioni di persone che amano il Cavallino, gente comune che riconosce nella casa di Maranello un bene comune, un sentimento condiviso, un patrimonio collettivo. Ebbene, ai ferraristi nel cuore e nell’anima non si possono infliggere mortificazioni come quella appena andata in scena. Spero, sommessamente, che John Elkann se ne renda conto. Non ho altro da aggiungere”.

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