Farioli a Nizza era considerato innovativo e brillante, ma era molto duro con i suoi giocatori (L’Equipe)

Molte volte si scontrava con loro e i suoi metodi erano ritenuti troppo esigenti; anche per questo non riuscì a portare il Nizza in Champions.

Farioli Nizza allenatori

Nice's Italian head coach Francesco Farioli reacts from the sidelines during the French L1 football match between Paris Saint-Germain (PSG) and OGC Nice at The Parc des Princes Stadium in Paris on September 15, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Francesco Farioli, attualmente tecnico del Porto, stasera ritroverà la sua ex squadra, il Nizza. L’allenatore italiano ha lasciato, seppur con qualche grana alla fine del suo percorso, un bel ricordo in Francia.

Farioli e il suo periodo a Nizza

L’Equipe scrive:

Era arrivato a Nizza un po’ per caso e a sorpresa, a fine giugno 2023. In dieci giorni e due interviste, Farioli era riuscito a convincere tutti nel club; era stato giudicato brillante, curioso, innovativo, moderno, ossessionato dalla tattica. Appena arrivato, viene considerato una persona umile, ma con le idee ben chiare. Il suo marchio italianissimo sulla solidità difensiva ha portato il Nizza oltre gli obiettivi prefissati; anche se le cinque sconfitte subite tra febbraio e marzo hanno intaccato i suoi sogni di qualificarsi alla Champions League. Quando è arrivato, Farioli si era prefissato l’obiettivo di finire in top 6 e la sua squadra ha chiuso al quinto posto realizzando due mezze stagioni molto differenti: 35 punti all’andata, solo 20 nelle partite di ritorno. Le cause? L’impegno richiesto ai giocatori, l’esigenza e la rigidità del tecnico, che hanno finito per avere la meglio sul lato psicologico dei giocatori.

Farioli ha lasciato una buona impressione a Nizza, ma la sua gestione è stata a volte troppo dura per il gruppo. Molte volte è andato agli scontri con i giocatori, come con Jean-Clair Todibo. Non parlava in francese con il suo spogliatoio, non era sicuro se il suo metodo si sarebbe adattato a lungo termine e quando l’Ajax lo ha voluto al punto di pagare una tassa di trasferimento (circa 1 milione di euro), tutti si sono trovati dell’idea che era il momento di cambiare e andare avanti. 

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