La Formula1 è donna, la fan base femminile è cresciuta di 43 milioni in un anno (Times)
Il 42% dei Fan di Formula1 è donna. La sfida è essere appassionanti per chi capisce di motori e per quelli che guardano solo al contorno

pit stop Ferrari's Spanish driver Carlos Sainz makes a pit stop during third practice session, ahead of the Italian Formula One Grand Prix at Autodromo Nazionale Monza circuit, in Monza on August 31, 2024. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP)
La Formula 1 sta vivendo una trasformazione profonda, spinta dal successo di Drive to Survive e dall’ingresso dei social. Oggi il 42% degli 825 milioni di fan è composto da donne, cresciute di 43 milioni in un solo anno. Il paddock, le tribune e i contenuti digitali riflettono un pubblico più giovane e trasversale. L’analisi è del Times
Il 42% dei fan di Formula1 oggi è donna
Negli ultimi anni il pubblico è cambiato profondamente. Con il successo della serie Netflix Drive to Survive che racconta il dietro le quinte della Formula1 e con l’arrivo di Liberty Media nel 2017, la fanbase della F1 si è trasformata. Oggi il 42% degli 825 milioni di tifosi nel mondo è composto da donne. Nell’ultimo anno ne sono arrivate altre 43 milioni. Il cambiamento si vede nel paddock, sugli spalti e sui social. Laura Winter, la presentatrice principale di F1TV, deve parlare a milioni di spettatori con livelli di conoscenza molto diversi. “È una sfida”, dice ridendo. “Devi rivolgerti al tifoso storico, quello che vive di motori e benzina e che non ti abbandona mai. Devi rispettare quell’eredità. Ma ora abbiamo anche un pubblico nuovo, giovane, che magari è arrivato grazie a Drive to Survive o a un video su YouTube e ora è curioso del Gran Premio di Las Vegas”.
La serie Drive tu Survive
Uno dei motivi del successo di Drive to Survive è semplice: durante una gara i piloti sono chiusi nell’abitacolo, casco in testa, e non mostrano quasi nulla della loro personalità. La serie ha cambiato tutto. Un membro della produzione l’ha definita “la versione Formula 1 di Keeping Up With the Kardashians”. Ogni stagione la serie segue team, piloti e dirigenti lungo il campionato, mostrando tensioni interne, strategie, errori, rivalità, pressioni mediatiche e momenti familiari che normalmente i fan non vedono. Il punto di forza è proprio questo: umanizzare i piloti e trasformare la F1 in un racconto continuo, accessibile anche a chi non segue le gare. La serie ha cambiato il pubblico della F1, attirando soprattutto spettatori giovani e molte nuove tifose, diventando una delle armi principali dell’espansione globale del Circus.
Las Vegas splendido mix tra glamour e appassionati di Formula1
Serie come Passenger Princess, prodotta dalla stessa Dimoldenberg, sono pensate per attirare un pubblico giovane. Molte tifose sostengono più di un pilota o più di un team, un comportamento meno “tribale” rispetto al calcio e quindi meno intimidatorio. Esistono già spazi dedicati alle donne. Le leghe di F1 Fantasy, molto popolari su TikTok, lo dimostrano: lo scorso anno il 25% dei partecipanti era donna. Solo una piccola parte dei tifosi vede un Gran Premio dal vivo, a causa dei costi e delle distanze. Per questo la F1 investe in contenuti digitali che portano la gara direttamente ai fan. Il Gran Premio di Las Vegas, terza tappa statunitense della stagione, rappresenta al meglio questa nuova identità. “È un esempio perfetto di dove si trova oggi la F1”, spiega Winter. “Chiudiamo una delle città dell’intrattenimento più importanti al mondo e la rendiamo nostra per cinque giorni. Las Vegas parla a tutta la nuova demografia della F1: lifestyle, cultura pop, sport, moda, glamour”. Il weekend è in pieno stile Vegas: una cappella rosa nel paddock, una pitlane walk con Topolino e Minnie, piloti accolti da showgirl. Ma anche una pista difficile: poco grip, ravvicinata ai muri e in un momento cruciale del Mondiale.











