Il professor Tencone (Isokinetic): «La preparazione di Conte? Bisogna allenarsi più forte per prevenire gli infortuni»
Il direttore di Isokinetic a Crc: «Conte sa quello che fa. Più si sta in campo, più ci si fa male, è la più grossa banalità del mondo, ma è così. Anche i tempi di recupero sono fondamentali»

Ni Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Il direttore dell’Isokinetic, il prof. Fabrizio Tencone, ha parlato a Radio Crc, radio partner dell’Ssc Napoli, degli infortuni che hanno particolarmente colpito i calciatori di Conte in questa prima fase della stagione.
Gli infortuni del Napoli e la gestione di Conte
Le parole di Tencone:
«Quando parliamo di infortuni muscolari, dobbiamo tener conto che i mesi di ottobre e novembre sono quelli dove il numero di questi infortuni è più elevato. Il motivo risiede nel fatto che la sommatoria dei minuti giocati da parte dei giocatori in questo periodo comincia ad essere elevata, quindi più si gioca in campo, ovvero più ci si espone al rischio, più aumenta il rischio di subire un infortunio. Quindi, abbasserei il livello d’allarme che si sta scatenando in questo momento poiché non è strano e ci ritroviamo ogni anno a parlare dello stesso identico problema. Il motivo per cui adesso si fa molto rumore è che quando si infortuna un giocatore meno conosciuto, passa inosservato. Quando si fa male un giocatore famosissimo, tutti si accorgono che sussiste questo problema e la questione diventa apparentemente più seria».
«I muscoli più interessati in questo periodo sono quelli della coscia posteriore, ovvero i flessori. In questo caso ci sono due diverse modalità con cui si può contrarre un infortunio; la prima è l’allungo forte in velocità, ovvero quando il giocatore si mette la mano davanti alla coscia e cade a terra poiché il muscolo si allunga a causa di una richiesta funzionale superiore alle sue possibilità in quel momento; la seconda modalità è quando allunghi il muscolo in seguito ad innalzamento della gamba per andare a prendere un pallone alto. Per farvi capire come sta crescendo il calcio e il numero di infortuni, noi consideriamo un livello alto di velocità per un calciatore un numero intorno ai 25 km/h. Dopo questa cifra, il calciatore sta eseguendo una sforzo maggiore alle sue possibilità. Noi medici cerchiamo di essere attenti alla prevenzioni e alle giuste precauzioni, ma noi registriamo calciatori che vanno anche oltre il 35 km/h».
«Più si sta in campo, più ci si fa male, è la più grossa banalità del mondo, ma è così. Gli infortuni muscolari accadono soprattutto se giochi molto, ma anche rispetto ai tempi di recupero che fanno la differenza. Quattro giorni tra una gara e l’altra è il tempo medio che fa la differenza nel recupero di un calciatore. Se giochi ogni tre giorni al posto di cinque giorni il rischio di infortuni cambia».
«Preparazioni di Conte? Vi farò tremare sulla sedia, ma più i giocatori si allenano forte, minore è il rischio di farsi male. Non entro nel merito poiché Conte sa quello che fa. C’è una frase in inglese che dice: “Allenati più forte, allenati in maniera più intelligente”. Certi picchi andrebbero evitati, ma se giochi molto non puoi evitarli. In generale bisogna allenarsi di più per prevenire gli infortuni».











