Calzona: «Troppe polemiche inutili intorno al Napoli, fino a una partita fa era primo»

A Repubblica: «Sono d'accordo con le lamentele di De Laurentiis, si gioca troppo. Il play-off tra Italia e Slovacchia? Per me sarebbe una mezza sconfitta, perché tifo l'Italia».

Calzona Lobotka

(FILES) Slovakia's coach Francesco Calzona gives a press conference ahead of the EURO 2024 first round group A qualifying football match between Portugal and Slovakia at the Dragao stadium in Porto on October 12, 2023. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP)

Il ct della Slovacchia Francesco Calzona, ex tecnico del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Repubblica sulla possibile qualificazione ai Mondiali 2026; la Slovacchia non riesce a qualificarsi dal 2010.

L’intervista a Calzona

Com’è prepararsi per 90 minuti che possono valere una carriera, Calzona?

«La routine aiuta a non pensarci: riunione tecnica, viaggio, rifinitura. Ma partecipare alle fasi finali di un Mondiale è il sogno da bambini di tutti. La Slovacchia si è qualificata solo nel 2010 e ora tenta per la prima volta l’accoppiata con gli Europei, dove siamo già stati protagonisti un anno e mezzo fa. Sarebbe un altro traguardo storico e mi inorgoglisce la possibilità di legarlo alla mia gestione.»

Nel 2024 la sua Slovacchia si fermò agli ottavi, ma sfiorando un’impresa clamorosa…

«Ci penso ancora, a quella partita con l’Inghilterra. Eravamo a un passo dai quarti e il gol di Bellingham all’ultimo secondo fu una beffa terribile».

Trova anche lei che questo sistema di qualificazioni Mondiali penalizzi le nazionali europee?

«Certo, non tenere conto del ranking è un’altra bischerata totale. In Europa la competizione è molto più dura, rispetto a quella negli altri continenti. L’obiettivo di tutti dovrebbe essere la qualificazione delle Nazionali più forti per le fasi finale di un Mondiale, invece le priorità sembrano altre.»

Gattuso c’è rimasto male per le contestazioni…

«La Nazionale va sostenuta sempre, a prescindere. Rino in più è arrivato da poco, per dare una identità serve tempo e già vincere dovrebbe essere motivo di gioia. Capisco la voglia di spettacolo, ma servono tempo e pazienza.»

Crede che l’Italia ce la farà?

«Sì, noi italiani diamo il meglio nei momenti difficili.

È ancora presto per pensarci, ma uno spareggio per andare ai Mondiali tra l’Italia e la Slovacchia è possibile…

«Meglio di no, per me sarebbe in ogni caso una mezza sconfitta, perché tifo per la nostra Nazionale. Andiamoci insieme, ai Mondiali.»

Descriva la sua Slovacchia, Calzona:

«Possesso palla, gioco propositivo, vecchietti che non mollano, ma dovremo diventare più incisivi. Il ricambio generazionale è difficile, anche se ho fatto esordire 19 giocatori e abbassato l’età media. Il calcio si è evoluto nella direzione del coraggio, anche nelle Nazionali di seconda e terza fascia. Nessuno si chiude più in difesa, se non è costretto dalla forza degli avversarsi. Le gare sono più belle. Tutti provano a imporre il proprio gioco. La strada è questa, va verso lo spettacolo.»

Il Napoli dopo lo scudetto sta vivendo un altro anno tribolato: perché?

«Non sono d’accordo. Intorno al Napoli ci sono troppe polemiche inutili, era in testa alla classifica da solo fino a una partita fa. Non le capisco tutte queste critiche e aspetterei a paragonare questa stagione a quella di due anni fa, la mia, in cui ci furono delle complicazioni diverse. Gli azzurri sono ancora da scudetto».

Aurelio De Laurentiis si è lamentato per i tanti infortuni nelle Nazionali e suggerisce di cambiare i calendari. Lei che ne pensa?

«Sono d’accordo, si gioca troppo, e con l’aggiunta della Nations è un massacro, il rischio infortuni è altissimo. Trovare uno spazio solo per le Nazionali è un bella idea, meglio se in primavera».

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