Conte e De Laurentiis lavorano a un ritocco dell’organico a gennaio (Repubblica)

Conte si è sentito tradito in particolare dai big della Vecchia Guardia, con cui ha già vinto una volta ed è convinto di poterlo fare di nuovo

Conte

Napoli's Italian coach Antonio Conte looks on during the Italian Serie A football match between Bologna and Napoli at the Renato Dall'Ara stadium in Bologna on November 9, 2025. Andreas SOLARO / AFP

Momento delicato in casa Napoli, dopo il clamore delle parole di Antonio Conte e soprattuto dopo i risultati tutt’altro che positivi della squadra.  Oggi si torna a Castel Volturno, scrive Repubblica, almeno quelli non impegnati con le Nazionali e l’importante sarà proprio rompere il giacchio

“Ma è importante rompere perlomeno il ghiaccio, dopo le parole dirette e sferzanti con cui Conte ha messo con le spalle al muro i suoi giocatori, rendendo di dominio pubblico un malessere che le voci di dentro avevano peraltro già fatto trapelare. Nel post scudetto del Napoli c’è stata infatti una pericolosa crisi di rigetto, di cui adesso hanno cominciato a parlare senza reticenze gli stessi protagonisti, visto che è crollato il muro di diplomatica omertà. Da una parte è rimasto il tecnico leccese, che ha subito voltato pagina all’indomani del trionfo di maggio ed è ripartito a testa bassa, con la stessa fame e voglia di vincere con cui aveva iniziato nell’estate del 2024 la sua avventura sulla panchina azzurra. Dall’altra hanno viceversa fatto quadrato su posizioni leggermente diverse i giocatori, in modo particolare quelli della Vecchia Guardia. Pure loro desiderosi di raggiungere altri successi, certo, senza però condividere più in toto i metodi da sergente di ferro della loro guida“.

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La reazione di Conte

“Conte si è sentito tradito in particolare dai big della Vecchia Guardia, con cui ha già vinto una volta ed è convinto di poterlo fare di nuovo. Il tecnico ha dalla sua parte Aurelio De Laurentiis e sta lavorando con il presidente pure a qualche ritocco dell’organico nel mercato invernale: in chiave 3-5-2. Ma a gennaio bisognerà arrivarci a testa alta, ritrovando subito la compattezza interna che era stato il principale segreto della conquista dello scudetto. Il tecnico leccese è tornato in città dopo i due giorni di riflessione a Torino e si presenterà a Castel Volturno con la ferrea volontà di rimettere in moto il Napoli, a patto però di rivedere nel suo gruppo lo stesso spirito della scorsa stagione. Altrimenti Antonio è stato chiaro. “Io un morto non l’accompagno”. Chi lo conosce sa che non era solamente una provocazione”. 

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