Michel Platini presenta a Joeuf il museo del calcio operaio e dell’immigrazione (Le Parisien)

Il francese ha spiegato: «È un tributo a chi ha costruito il Paese, a chi ha lavorato duramente durante la settimana e a chi la domenica in campo faceva sognare la gente»

Platini

Db Torino 13/05/2014 - finale Europa League / Siviglia-Benfica / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Michel Platini

L’ex campione francese Michel Platini ha svelato ufficialmente il progetto di un museo unico nel suo genere, dedicato al legame tra calcio, lavoro e immigrazione. La struttura, che sorgerà nella sua città natale di Joeuf, in Lorena, dovrebbe aprire i battenti nel 2028.

Un museo unico: ecco l’idea di Platini

Ecco cosa scrive Le Parisien:

“Non chiamatelo “Museo Platini”. Certo, è stato l’ex tre volte vincitore del Pallone d’Oro (1983, 1984, 1985) ad avere l’idea di allestire un museo dedicato al calcio nella sua città natale di Joeuf (Meurthe-et-Moselle), ma non voleva un museo solo a suo nome.”

Questo sabato, per la prima volta, ha presentato ufficialmente il progetto di un Museo del Calcio Operaio e dell’Immigrazione, che dovrebbe essere completato tra due anni.

«Ho avuto l’idea di realizzarlo come tributo a chi ha costruito il Paese, a chi ha lavorato duramente durante la settimana e a chi la domenica in campo faceva sognare la gente. All’epoca il calcio era il respiro della libertà, la nostra lingua comune», ha spiegato Platini, nipote di immigrati italiani arrivati in Lorena prima della Prima Guerra Mondiale.

Il contenuto del museo

“Durante la presentazione è stato mostrato un tour virtuale del futuro museo, che promette una museografia moderna e coinvolgente. Tra le attrazioni previste: un ologramma di Michel Platini, la ricostruzione degli spogliatoi di uno stadio dopo la Prima Guerra Mondiale, e la riproduzione di un soggiorno del 1958, anno della prima epopea televisiva della nazionale francese, terza ai Mondiali in Svezia. Il percorso espositivo evocherà anche i più grandi momenti di entusiasmo popolare, come la Coppa del Mondo 1998 o Euro 2000, senza dimenticare il calcio femminile, con spazio dedicato ai successi di Ol e Psg.”

“Il museo sorgerà in un edificio di 2.600 metri quadrati di alto valore storico, negli ex uffici delle fabbriche De Wendel, uno degli ultimi simboli del passato industriale di Joeuf”

Per l’ex numero 10 della Juve, era impensabile immaginare questo museo altrove:

«A Parigi c’è già tutto. Era meglio farlo a casa! Questo museo porterà qualcosa di nuovo in una regione che ha sofferto, ma che ha vissuto bene grazie all’immigrazione. C’è anche una dimensione politica nel voler trasmettere certi messaggi, e nel mondo di oggi è importante farlo».

Sulla questione finanziamento

“Resta aperta la questione del finanziamento: il progetto prevede un partenariato pubblico-privato con contributi regionali e dipartimentali, oltre al sostegno di sponsor locali. Il budget stimato per i lavori è di tre milioni di euro, con una durata prevista di oltre un anno. L’inaugurazione è fissata per il 2028.”

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