Tudor ha delle responsabilità, ma la Juventus ha sbagliato due campagne acquisti consecutive (Vaciago)
Diciassette calciatori aggregati alla squadra in due anni e nessun campione, ha speso più del Real Madrid. L'esame di coscienza dovrà essere collettivo.

Mg Verona 20/09/2025 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Igor Tudor
La Juventus ha perso contro la Lazio 1-0 e non segna da quattro partite consecutive, cosa che non accadeva dal 1991. Il problema, però, non è solo l’allenatore Igor Tudor, bensì anche gli acquisti che non hanno reso come ci si aspettava finora.
Juventus in crisi, ma la colpa non è solo di Tudor
Scrive il direttore di Tuttosport Guido Vaciago sul quotidiano:
“Il popolo bianconero dovrebbe concentrarsi sul problema che questa non è la Juve. Così come per chi ci mette i soldi. Cambiano gli allenatori e diventano l’oggetto di feroce dibattito, la causa di ogni problema. E così si perde di vista la qualità della rosa. Perché se i giocatori della Juve forniscono magnifici assist agli avversari, se si mangiano gol davanti alla porta, se marcare è diventata un’impresa spaziale, siamo sicuri che il problema sia tattico e non tecnico? Questa squadra ha poco, quasi nulla, della Juve. Nelle ultime due campagne acquisti sono stati spesi 300 milioni di euro, ma forse i soli Thuram e Di Gregorio si sono dimostrati all’altezza.
Tudor ha sicuramente delle responsabilità, come le hanno avute Allegri e Thiago Motta. Ma se dopo aver speso 300 milioni, più del Real Madrid, ti devi affidare a Kostic per ribaltare la partita, forse la grande maggioranza dei soldi è stata buttata via. Nessuno dei nuovi acquisti sta incidendo o ha aggiunto qualcosa. Qualcuno c’è, e non è tutto da buttare, come dimostrato a Madrid. Ma se si comprano 17 giocatori in due anni e non si azzecca neanche un campione, bisogna interrogarsi sulla selezione dei giocatori, su chi la fa, su come la fa. Poi c’è Tudor. Un allenatore che, evidentemente, non sta comunicando sicurezza alla squadra, che non ha ancora scelto gli uomini a cui dare fiducia e non riesce a far correre la squadra come si deve. Ma scaricare sulle spalle ogni problema della Juve vorrebbe dire infilarsi ancora una volta nello stesso tunnel, pensando che un altro allenatore abbia la bacchetta magica. L’esame di coscienza non può che essere collettivo”.











