Simeone: «Quando ho lasciato Napoli ho pianto quattro ore e mezza in treno»
«Ho provato a scrivere un messaggio, ma non ci riuscivo: troppi momenti, troppi sentimenti. Poi la sera, più tranquillo, ho finalmente scritto e inviato il messaggio»

As Roma 14/09/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Torino / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Simeone
Giovanni Simeone, intervistato da Dazn prima di Torino-Napoli, ha raccontato con emozione il difficile momento del suo addio al Napoli.
Le parole di Simeone
Ecco le parole di Simeone rilasciate in intervista:
«Il giorno in cui stavo andando via verso Torino, mi sono messo in treno e ho pensato: come faccio a scrivere un messaggio d’addio al Napoli, alla gente e alla città? Non l’ho mai sentito come un addio, ma il viaggio durava 5 ore e penso di aver pianto 4 ore e mezza. Mi sono messo in un angolo da solo e non riuscivo a scrivere, era impossibile».
Il centravanti ha poi aggiunto:
«Ho provato a scrivere, ma non ci riuscivo. Poi la sera, più tranquillo, ho scritto il messaggio che poi ho inviato. Ci sono tante cose che uno sente o può dire, ma a volte non ci sono parole: ci sono solo momenti che uno sa di aver vissuto. Mi sono rimasti dentro e sono sicuro che anche alla gente di Napoli siano rimasti».
𝐀 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐠𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢.
Non è un luogo comune: è la storia di Giovanni Simeone. #DAZN pic.twitter.com/CVxntmTXlP— DAZN Italia (@DAZN_IT) October 17, 2025
Giovanni Simeone, ora protagonista al Torino dopo gli anni da riserva al Napoli, sta vivendo un grande momento di forma: già due gol decisivi in trasferta e fame di conferme.
Scrive Tuttosport:
“Due partite in trasferta: una alla Roma e una alla Lazio, che hanno contribuito in maniera importante alla conquista di 4 dei 5 punti finora ottenuti dal Torino. Ma Giovanni Simeone non ha certo intenzione di fermarsi qua, anzi, ha tutta la voglia di continuare a segnare. D’altronde ha scelto di trasferirsi in granata proprio per questo: nei tre anni al Napoli si è dovuto accontentare del ruolo di centravanti di riserva, prima di Osimhen e poi di Lukaku. In granata è invece tornato protagonista, con Baroni che gli ha immediatamente consegnato le chiavi dell’attacco”.