Italia, non è il caso di stappare bottiglie per il 3-0 a Israele, senza Donnarumma saremmo finiti sotto (Ordine)

La Norvegia a Israele ne ha fatti cinque e Haaland ha sbagliato due volte il rigore. Noi per ora abbiamo solo il portiere e il centravanti. E poco più. Basterà per i play off?

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Db Udine 14/10/2025 - qualificazioni Mondiali 2026 / Italia-Israele / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Mateo Retegui

Italia, non è il caso di stappare bottiglie per il 3-0 a Israele, senza Donnarumma saremmo finiti sotto (Ordine)

Franco Ordine sul Giornale guarda in faccia alla realtà e mette sull’attenti i tanti che stanno riempiendo di elogi la Nazionale, l’allenatore, i calciatori per aver battuto due nazionali tanto tanto modeste quali Israele ed Estonia rispettivamente classificate nel Ranking Fifa al al76esimo e al 126esimo posto. Bassifondi del calcio mondiale. E contro Israele abbiamo pure sofferto sia all’andata (vincemmo 5-4 con gol al 91esimo) sia al ritorno con un 3-0 meno rotondo di quel che si possa pensare.

Scrive Franco Ordine sul Giornale:

Non è il caso di stappare bottiglie per questo successo con risultato largo (3-0) su Israele. E non solo per le inquietanti scene di violenza scatenate dal corteo pro Pal in città. Non è il caso, tornando al nostro piccolo mondo antico del calcio, di fare brindisi alla matematica certezza del secondo posto nel girone perché la differenza plastica tra l’Italia e la Norvegia che comanda comodamente la classifica, è scolpita dal risultato ottenuto qualche giorno fa contro lo stesso rivale. 5 gol della Norvegia, al netto dei due rigori consecutivi sbavati dal gigante Haaland, un calcio veloce e tecnico, capace di cogliere tutte le fragilità difensive del team di Simon e di castigarlo senza sconti.

Nella sfida di ieri sera, a reggere in qualche modo il confronto, c’è Retegui con il sigillo su rigore (nessuna paura dopo l’errore di Tallin) e la prodezza balistica del 2 a 0 che rappresenta un segnale inequivocabile, si tratta di un bomber di razza ed è un peccato che sia partito per l’Arabia. Speriamo che il trasferimento non lo imborghesisca: in apparenza sembra proprio di no.

L’Italia per ora ha solo il portiere e il centravanti

L’altro punto di forza del ct Rino Gattuso resta quel portierone di Gigio, come al solito capace di farsi perdonare subito lo strafalcione con l’Estonia, firmando un paio di magici interventi. Un portierone e un centravanti: è ancora poco per ambire a raggiungere la Norvegia.

Ai play off (21 e 26 marzo le date fissate) molto dipenderà dalla statura dei rivali ma sarà bene affrontare quello snodo con la consapevolezza rimediata ieri sera, nel primo tempo. Senza Gigio, saremmo finiti sotto contro Israele anche per uno scorretto posizionamento della difesa a tre che in assenza di Bastoni e Buongiorno, tradisce qualche incertezza di troppo. 

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