Conte parla del Napoli sempre come se fosse Cenerentola. Se non farà giocare tutti, gli infortuni aumenteranno (Libero)
Ha la rosa allargata ma non sembra fidarsene. Dovrà iniziare a "rischiare" anche i vari Lang, Gilmour, Elmas, Marianucci, altrimenti gli infortuni si moltiplicheranno

Mg Milano 28/09/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Noa Lang
Conte ha la rosa allargata ma non sembra fidarsene (Libero)
Su Libero Claudio Savelli parla del campionato di Serie A dopo sei giornate, della lotta scudetto che ovviamente vede il Napoli in prima fila.
Scrive Libero:
All’interno di questa lotta al vertice, ognuno gioca la sua partita strategica. Il Napoli di Conte difende il titolo con una rosa allargata ma con un condottiero che non sembra fidarsene davvero. La gestione infatti è la medesima dell’anno passato con un blocco di titolarissimi da cui non si prescinde, e rotazioni marginali a contorno. Conte dovrà iniziare a “rischiare” anche i vari Lang, Gilmour, Elmas, Marianucci, altrimenti gli infortuni si moltiplicheranno, e già ad oggi il conteggio è impietoso: il Napoli è senz’altro quella che ha avuto più defezioni finora. Il fatto che sia in testa nonostante ciò è certamente un merito ma, come ha detto lo stesso Conte, «è una stagione vergine» e va gestita in modo diverso rispetto alla precedente. Finora non è stato fatto. Anche a parole il Napoli è sempre una Cenerentola.
Conte: «Ci vuole pazienza. Abbiamo nove giocatori nuovi, tanti di loro non sono ancora pronti»
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky dopo la sfida contro il Genoa
Difficoltà poi grande secondo tempo. Fatiche di Champions.
«Il nostro è un percorso per noi totalmente sconosciuto. Quest’anno sarà l’anno più complesso per noi. La Champions, l’anno scorso niente, neanche una coppetta. Non avevamo rosa strutturata per fare tutti questi impegni. Rispetto alle altre che sono già rodate e strutturate, fanno la Champions da anni, hanno meccanismi oliati, che sono andati a migliorare per anni. Noi avevamo un gruppo giocatori con una rosa molto limitata, così abbiamo vinto lo scudetto, ci sono nove nuovi giocatori, ci vuole tempo, pazienza, tanti di loro ancora forse non sono pronti, devono ancora carburare ed entrare in determinate dinamiche. Per Neres era la prima partita da titolare, si è impegnato tanto ma ci ha abituato a fare cose importanti, oggi il motore era come se fosse un pochino ingrippato ma ci sta. Politano veniva da un tour de force nonostante le sostituzioni è arrivato un pochettino stanco.
Politano ha avuto un affaticamento, non voglio entrare in dinamiche che non sono mie. Ho fatto il ct della Nazionale, ho grande rispetto per la Nazionale, si sentiranno i medici. Lobotka è scivolato sul terreno di gioco, in gergo calcistico diciamo che si è aperto, ha avvertito una fitta nella zona pube adduttore. Sarà valutato».
Primo tempo Napoli ha faticato. Problema fisico o mentale di approccio alla partita. Nelle difficoltà le grandi squadre vengono fuori. Sul secondo gol eravate in sette in area.
«È inevitabile che chiunque oggi giochi contro il Napoli, centuplichi le energie. Abbiamo lo scudetto sulla maglia, ottenuto con grande fatica. È inevitabile che accada. Anche noi andavamo a prenderli uomo contro uomo, nella ripresa abbiamo cominciato ad attaccare bene la loro linea e sono cambiate le situazioni. In partite come queste, dove sembra che tu possa non vincerla, deve esserci lo spirito di squadra, la compattezza, la squadra mi è piaciuta, mi è piaciuta la voglia di non mollare, di stare sul pezzo fino alla fine».
Cosa hai detto ad Anguissa tra primo e secondo tempo è una battuta ma è il tuo calciatore.
«Abbiamo calciatori che nel ritmo ci danno impulsi, sicuramente Anguissa e McTominay che rispetto all’anno scorso sta un po’ faticando ma oggi buonissima prestazione. Anche Di Lorenzo e Politano ci danno ritmo, intensità, forza, lo stesso Lobotka oltre alla qualità. Nel primo tempo siamo rimasti un po’ frastornati dall’essere andati sotto e di trovarci in una situazione che non si immaginava. Venivamo da un’ottima prestazione in Champions. Era l’ultima partita prima della sosta, volevamo finire bene. Complimenti ai ragazzi, sapendo che c’è tanto da lavorare, sarà una stagione complessa. Dobbiamo fare forze e lo spirito perché sarà da base per il futuro. Stiamo mettendo le basi».