Tensione al Real Madrid: Xabi Alonso ha azzerato le gerarchie e lo spogliatoio è spaccato (L’Equipe)
Vinicius insofferente, Valverde accusato di scarso impegno nel riscaldamento, Bellingham superato da Guler. È finita la squadra senza ego di cui parlava Ancelotti

Db Philadelphia 26/06/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Salisburgo-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xabi Alonso
L’Equipe, che ammette che forse gli allenatori egocentrici hanno sempre fatto bene al Real Madrid (riguarda anche Zidane? ndr) parla degli errori di Xabi Alonso o comunque della contestazione di alcuni calciatori. È come se non esistessero più gerarchie ben definite nella squadra dove comunque giocano Bellingham, Rodrygo, Vinicius, Brahim Diaz e via discorrendo. Una gestione del tutto diversa rispetto a quella di Ancelotti e che starebbe portando la dirigenza a riflettere su se abbiano fatto bene o meno ad assumerlo.
Xabi Alonso, la dirigenza e le sue scelte rendono teso lo spogliatoio del Madrid (Equipe)
Scrive così il quotidiano francese:
“Vinicius […] martedì ad Almaty (5-0) ha perso di nuovo la pazienza a causa delle scelte dei suoi compagni di squadra durante la partita […] Valverde costretto a giustificarsi pubblicamente il mercoledì, dopo essere stato diffamato dalla stampa di Madrid per il suo atteggiamento – giudicato indegno di un professionista – durante il suo riscaldamento in Kazakistan. Rodrygo e Brahim Diaz, che faticano a comprendere che Franco Mastantuono, un diciottenne appena arrivato, li ha superati direttamente nella gerarchia. O Jude Bellingham, il cui status vacilla di fronte alle migliori prestazioni di Arda Güler. Tensioni e segnali di malcontento sono emersi nelle ultime settimane al Real Madrid.
Il motivo? Un sistema e una gerarchia completamente rivisti dall’arrivo di Xabi Alonso che il 12 settembre ha dichiarato: «Gioca chi se lo merita». Non esiste più un undici titolare chiaramente identificabile e il tecnico basco, che ha già schierato 21 dei suoi 25 giocatori, non ha mai mandato in campo la stessa formazione. […] L’abolizione di privilegi e trattamenti speciali, così come la meritocrazia e la rotazione auspicate dall’allenatore, stanno iniziando a irritare alcuni dei pezzi grossi dello spogliatoio. Quelli che, sotto la guida di Carlo Ancelotti, sapevano che il loro posto e il loro minutaggio erano incrollabili.
I giorni della doppietta Liga-Champions League (2023-2024), quando Ancelotti elogiava e citava «l’assenza di ego» del suo spogliatoio come la ragione principale del successo del Real Madrid, sembrano essere finiti. […] «Parliamo molto insieme e ho la sensazione che la squadra rimanga la cosa più importante», ha detto venerdì l’allenatore del Real Madrid. […] In un club in cui gli allenatori egocentrici generalmente hanno più successo degli allenatori dogmatici, il tempo dirà se il metodo Alonso, basato sulla competizione e sull’emulazione, darà i suoi frutti o se potrà far crollare uno spogliatoio dai caratteri forti e compromettere gli obiettivi del Real Madrid. Con un primo elemento di risposta questo sabato sera, contro il Villarreal”.