Reebok ci ripensa, niente rottura con la Nazionale di Israele (Faz)
La casa americana si temeva avesse aderito alla campagna "boicottaggio, disinvestimento e sanzioni" contro Israele

Pro-Palestinians protestors invade the street during the 21st and last stage of the Vuelta a Espana 2025, a 101 km race between Alalpardo and Madrid, near Atocha station in Madrid on September 14, 2025. The authorities have ramped up security for the Vuelta's final stage in Madrid, which was slightly shortened and will see 1,100 police officers deploy in the Spanish capital. (Photo by Pierre-Philippe MARCOU / AFP)
Secondo la Federazione calcistica di Israele, il produttore statunitense di abbigliamento sportivo Reebok ha revocato la decisione di interrompere la collaborazione con la nazionale. Lo scrive La Faz
La retromarcia di Reebok con la nazionale di Israele
Un portavoce ha affermato che ciò è stato il risultato di discussioni tra il presidente dell’associazione Shino Zuaretz, Reebok e il licenziatario locale. «Il logo dell’azienda continuerà ad apparire sulle maglie della nazionale durante le partite internazionali, come in precedenza», ha affermato il portavoce della Nazionale di Israele. L’associazione aveva precedentemente annunciato che Reebok aveva chiesto alla nazionale di calcio israeliana di non esporre più il logo dell’azienda sulle sue maglie. L’associazione ha dichiarato: «Ci rammarichiamo che l’azienda internazionale Reebok abbia apparentemente deciso di cedere a minacce di boicottaggio imbarazzanti e del tutto irrilevanti». Non è stato possibile contattare immediatamente Reebok per un commento in merito a tali notizie.
La campagna Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni
Il portale di notizie israeliano ynet ha riferito che Reebok ha lanciato l’appello in seguito alle minacce di boicottaggio da parte del movimento BDS. BDS sta per «boicottaggio, disinvestimento e sanzioni». L’iniziativa è rivolta, tra le altre cose, contro i beni provenienti da Israele e la cooperazione in ambito culturale, sportivo e scientifico. Il Bundestag tedesco ha condannato il movimento BDS nel suo complesso, inclusa la sua campagna, come antisemita in una risoluzione approvata il 17 maggio 2019. La Federazione calcistica israeliana ha inoltre dichiarato: «Esistono leggi chiare contro i boicottaggi e valuteremo tutte le opzioni legali a nostra disposizione». Per il momento, e per evitare di danneggiare il fornitore locale, rimuoveranno il logo Reebok e continueranno a indossare le maglie. «Siamo convinti che presto troveremo uno sponsor coraggioso e leale». In seguito, hanno annunciato il ritiro della decisione.