Capello: «L’incognita del Napoli è De Bruyne, a Milano passeggiava in campo faticando a trovare una posizione»

Alla Gazzetta: «Non sembra sentirsi a suo agio, a differenza di Modric. Non sono deluso dal Napoli, penso ancora sia una squadra più completa del Milan, aveva tanti infortunati».

Capello

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L’ex allenatore Fabio Capello era presente allo stadio Meazza durante il match tra Milan e Napoli, vinto dai rossoneri per 2-1. La sua intervista alla Gazzetta dello Sport.

Capello: «Il Milan è tra le candidate per lo scudetto. L’incognita del Napoli è De Bruyne»

«Ho voluto assistere a Milan-Napoli dal vivo per studiare bene le due squadre. In tv certe sfumature non le cogli. Questo Milan è tra le candidate alla vittoria dello scudetto».

Cosa l’ha colpita in particolare?

«Il Milan è già squadra. Ha spirito e determinazione delle grandi, come non si è visto spesso nella stagione passata. E particolare importante: tutto nasce dai suoi giocatori più forti e carismatici, come Modric e Rabiot. Sono da esempio per i compagni e trascinano i tifosi».

E a livello tattico?

«La capacità di ripartire con eccezionale velocità e qualità nel primo tempo, grazie anche a un Pulisic impressionante. L’americano ha un grande pregio: che parta palla al piede o la passi, lo fa sempre in verticale. In più, vede la porta come pochi. Il Napoli, comunque, ha provato a fare la partita, ma la manovra degli azzurri era troppo lenta e il Milan si chiudeva sempre bene, approfittando poi degli spazi per far male in contropiede. Certo, anche le assenze nella formazione di Conte hanno avuto il loro peso».

L’ha delusa il Napoli?

Capello: «No, perché mi resta la sensazione che sia una squadra più completa del Milan, nonostante la sconfitta. In difesa non aveva Buongiorno, Rrahamani, Spinazzola… E in attacco Hojlund non è Lukaku, non può garantire quel gioco di sponda che è stato fondamentale nello scudetto. Recuperando tutti, Conte potrà contare su una rosa di assoluto livello. C’è però un’incognita: Kevin De Bruyne».

Il belga ha perso il duello dei “grandi vecchi” con Modric?

«Assolutamente. Modric domina in Serie A, mentre De Bruyne a San Siro non ha dominato, anzi… A me pare fatichi a trovare la posizione, passeggia per il campo senza dare l’impressione di sentirsi a suo agio. Poi chiaro, un paio di volte ti fa il passaggio che altri manco immaginano. Ma il suo impatto è molto estemporaneo».

Modric, invece, se la cava ancora benone per avere 40 anni…

Capello: «Incredibile. Che avesse qualità, visione di gioco e personalità lo davamo tutti per scontato: sono doni che non perdi con l’età. Chi, però, immaginava fosse ancora così straordinario dal punto di vista fisico?».

Insieme a Milan e Napoli, c’è anche la Roma in testa: può durare?

«Gasperini ha già cambiato la mentalità della squadra. Può, però, pagare due fattori: giocare in Europa, avendo una rosa non così larga, e il tasso qualitativo inferiore a Napoli, Inter, Milan».

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