Errori in Verona-Juventus, Rapuano scende in Serie B, stop per il Var Aureliano (Gazzetta)

Episodi che non sono piaciuti ai vertici dell'Aia che hanno deciso di punirli come è successo alla coppia Marcenaro-Fabbri dopo San Siro.

Rapuano

Mg Milano 23/01/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Empoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Rapuano

Continuano a fioccare errori arbitrali in questo avvio di campionato, questa volta è il turno di Verona-Juventus.

La gazzetta dello Sport Scrive

“Un film già visto: se per Milan-Bologna (impatto LucumiNkunku «non è niente» dissero a Lissone) sono stati fermati o “spostati” Matteo Marcenaro (stop) e il Var Michael Fabbri (IV° in B), ecco che per Verona-Juventus succederà praticamente o quasi la stessa cosa per Antonio Rapuano (arbitro) e Gianluca Aureliano (Var). Il tutto, venendo alla gara del Bentegodi, per non aver visto una chiara condotta violenta (Orban-Gatti) e aver definito rigore un colpo di braccio (Joao Mario) che era più da palla improvvisa. Quattro giornate in agenda, toni già alti ed errori che trovano sottolineature e a volte scatenano provvedimenti. Antonio Rapuano, direttore di gara in Verona-Juventus, vivrà diverse delle prossime giornate in Serie B, probabilmente. La sua direzione ha mostrato lacune, soprattutto in una occasione, quella della sbracciata di Orban a Gatti. I vertici dell’AIA non hanno apprezzato, voti bassi. Per quel che riguarda il Var, che ha richiamato Rapuano nell’occasione del calcio di rigore ma non ha evidenziato la “carica” del giocatore dell’Hellas verso il difendente della Juve, ci sarà probabilmente un turno di riposo o dislocamento, come accaduto a Fabbri”.

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Per quanto riguarda Rapuano, la decisione dei vertici arbitrali sarebbe quella di designarlo per qualche settimana esclusivamente per le partite di Serie B. In generale la condotta del fischietto della sezione di Rimini non è piaciuta all’AIA

“il fatto più eclatante riguarda invece la “carica” col braccio che Orban sfoga su Gatti: c’é una evidente consapevolezza nel voler andare a parare lì da parte del giocatore dell’Hellas, é condotta violenta con colpo che addirittura arriva al volto, parte ritenuta (giustamente) da anni degna di attenzione massima. Era un rosso chiaro, non giallo: e il Var, in questo caso, avrebbe potuto assistere di più”.
 

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