Il Napoli esce ammaccato dalla retromarcia su Decibel Bellini. Diciamolo, una brutta figura
Precipitoso dietrofront dopo l'ondata social che aveva seppellito l'annuncio in pompa magna della direzione artistica di Geolier

Il Napoli non ne esce bene dalla retromarcia su Decibel Bellini. Diciamolo, una brutta figura
E così qui a Napoli, siamo riusciti a creare un eroe e un candidato martire simultaneamente. L’eroe è indubbiamente Geolier che per salvare il posto di lavoro di Decibel Bellini non ha esitato a rinunciare a un contratto con il Napoli Calcio. Egli è un artista ormai di caratura internazionale. Se qualcuno aveva dubbi sulla sua intelligenza e sul suo grande talento comunicativo, è servito. Il martire ipotetico è il già citato Bellini. Non conosciamo e non vogliamo conoscere la vera verità. Cioè per quale motivo era stato silurato lo speaker del Napoli. Ho già detto che nel mondo professionale arriva un momento in cui ci si dice addio, quali che siano le motivazioni. È accaduto con personaggi di ben altra storia e che avevano inciso in modo molto rilevante nella storia del Napoli.
Ma l’onda social ha detto no, giù le mani da Bellini. E la società ha messo in piedi una penosa quanto precipitosa retromarcia. Chiarito che il ruolo di speaker non è vitale. Esso si riduce a fare quattro allucchi in occasione di un goal degli azzurri. Resta comunque francamente la figura meschina rimediata dalla società. Dopo aver annunciato in pompa magna che la società di Geolier avrebbe provveduto a svolgere anche il ruolo di Decibel Bellini: “i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.” Forse la citazione è impropria. Ma rende abbastanza l’idea.
Chiarisco che Bellini mi è molto simpatico. E non fosse altro che per motivi scaramantici sono felicissimo che resti al suo posto. Ma era davvero il caso di combinare questo pasticciaccio? Le reazioni degli ultras e dei semplici tifosi era francamente prevedibile. Se però prendi una posizione ferma, embè, poi la devi mantenere. Altrimenti un po’ perdi la faccia.