Conte: «Aver vinto il secondo scudetto non è stato il coronamento di un percorso»
«Cerchiamo di parlare poco e di fare i fatti.Aver vinto lo scudetto non significa che hai saltato una fase di ricostruzione, non significa che non si debba continuare a costruire per il secondo ed il terzo anno»

Ni Castel di Sangro 09/08/2025 - amichevole / Napoli-Girona / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Dazn alla vigilia di Sassuolo-Napoli, prima partita del campionato di Serie A 2025-2026. Conte invita alla calma e dichiara:
«L’anno scorso abbiamo lavorato per completare la rosa, abbiamo fatto il primo step e ora proviamo a fare il secondo. Aver vinto lo scudetto non significa che hai saltato una fase di ricostruzione, non è stato il coronamento di un percorso e non significa che non si debba continuare a costruire per il secondo ed il terzo anno».
Il successo del Napoli dipende più dal gruppo che dai singoli?
«La squadra ha sempre avuto un centro di gravità nel gruppo e non nel singolo, per questo abbiamo fatto qualcosa di straordinario. I numeri dei singoli non sono stati stratosferici ma abbiamo fatto qualcosa di importante come lo scudetto.
Dietro i successi c’è sempre un lavoro mai specifico ma globale, fatto con testa e cervello, cercando di arrivare al proprio obiettivo. Ci saranno tante partite e ci sarà l’obbligo di avere più giocatori a disposizione rispetto ad una rosa striminzita come lo scorso anno. Siamo arrivati corti».
Tante partite?
«Quando hai tante partite devi avere tutti a disposizione, ci saranno partite in cui altri entreranno ed altri giocheranno dal primo minuto: è un discorso che vale per tutti, c’è meritocrazia alla base delle mie decisioni per ciò che vedo in campo».
Su Beukema:
«Beukema è stato preso per alcune sue caratteristiche, cercheremo di sfruttarlo dopo un periodo di adattamento: servirà pazienza, ma è un calciatore che ha caratteristiche che hanno spinto a prenderlo. Bravo in costruzione ed attento in marcatura».
La chiave per restare competitivi?
«Mantenere la fame, la concentrazione e la motivazione è alla base per provare ad essere competitivi».
Secondo scudetto?
«Sicuramente la storia del Napoli dice che in passato una cosa del genere non si è mai ripetuta, quindi sarà ancora molto ma molto più difficile. Lo sappiamo: ci sono squadre attrezzate, ci sarà molto equilibrio quest’anno. Cerchiamo di parlare poco e di fare i fatti».