La Serie A è il cimitero degli elefanti, si sono ridotti a idolatrare Modric e De Bruyne (Süddeutsche)
Il quotidiano tedesco: rendono omaggio ai loro eroi di un tempo. Ci sono anche Dzeko, Immobile, Morata. I bei tempi sono finiti, agli italiani resta solo il campionato più equilibrato d'Europa

Real Madrid's Croatian midfielder Luka Modric (L) fights for the ball with Manchester City's Belgian midfielder Kevin De Bruyne during the UEFA Champions League semi-final first leg football match between Manchester City and Real Madrid, at the Etihad Stadium, in Manchester, on April 26, 2022. (Photo by OLI SCARFF / AFP)
La Serie A è il cimitero degli elefanti, si sono ridotti a idolatrare Modric e De Bruyne (Süddeutsche)
In Germania parlano chiaro e la Süddeutsche presenta così il campionato di Serie A, col titolo: “Notizie dal cimitero degli elefanti” e la foto di Modric in primo piano.
Scrive il quotidiano tedesco:
Rendono omaggio ai loro eroi di un tempo, cos’altro possono fare? Domenica scorsa, l’intero stadio di Milano si è alzato in piedi, in rappresentanza di un intero Paese, quando Luka Modric è entrato in campo come sostituto nella prima partita ufficiale della stagione. Tra poche settimane, il croato compirà 40 anni, ma il pubblico ha ignorato la sua età e lo ha accolto come il leggendario regista che Modric continua a essere. Ha subito preso il controllo del gioco del Milan, con passaggi corti e dribbling agili, tipico di Modric. Ogni piccolo momento è stato applaudito, ma con il punteggio sul 2-0 nel primo turno di coppa contro il Bari, non era un compito troppo arduo per un giocatore del suo calibro.
Scene simili si sono viste due settimane fa col Napoli, a Castel di Sangro, in Abruzzo. Il Napoli ha disputato lì una partita di allenamento contro il Girona. Per Kevin De Bruyne un assist, due gol con tiri potenti: tipico di De Bruyne. I partenopei hanno festeggiato il loro 34enne, principale acquisto del mercato estivo, con lo stesso entusiasmo dei milanesi del nord. Ma, come dicevo: cos’altro possono fare?
Serie A, la Süddeutsche cita Di Canio
Un quasi quarantenne e un trentaquattrenne sono le nuove attrazioni della Serie A in vista dell’inizio della stagione di sabato. O, per usare le parole dell’ex attaccante Paolo Di Canio, che non attira più l’attenzione con gesti nazionalisti di destra ma con dichiarazioni audaci: sono le ultime aggiunte al “cimitero degli elefanti” che molti osservatori ormai percepiscono come il campionato italiano.
A Modric e De Bruyne, la Süddeutsche aggiunge: Edin Dzeko (39 anni, Fiorentina), Álvaro Morata (32, Como) e Ciro Immobile (35, Bologna).
Uno sguardo agli acquisti dei grandi club rivela molti giovani provenienti da Eindhoven, Lens o Zagabria, le cui storie sono ancora da svelare, ma che ci si aspetta rappresentino un buon affare in futuro e siano la prova di una certa lungimiranza nella gestione del club.
I bei tempi sembrano essere finiti. (…) Il Napoli è l’unica chiara pretendente allo scudetto, dietro il napoli c’è un gruppo di inseguitori quasi alla pari
Almeno la Serie A ha un vantaggio rispetto agli altri campionati europei: in Italia: l’esito è più incerto, quasi nulla è prevedibile.
Non ci sono il Bayern, il Psg o l’eterno duello Real Madrid-Barcellona
Ciò che resta agli italiani è probabilmente il campionato più equilibrato d’Europa, dove non si possono fare pronostici. Tranne forse il presupposto che De Bruyne e Modric siano in buone mani in un Paese calcistico che apprezza e rispetta i suoi vecchi eroi. Anche se alimentano in alcuni ambienti la preoccupazione di essere rimasti indietro.