Rami: «Pippo Inzaghi è stato uno dei peggiori allenatori che abbia avuto in carriera»

L'ex difensore a L'Equipe: «Fece giocare Zapata che era Colombiano perché la Fiorentina aveva un colombiano in attacco, gli dissi "In questo caso, sono finito, non c'è nessun francese che gioca davanti in Italia!"»

Pisa Inzaghi

Mp Pisa 04/04/2025 - campionato di calcio Serie B / Pisa-Modena / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Filippo Inzaghi

L’ex difensore Adil Rami, oggi opinionista del nuovo canale della Lega che trasmette la Ligue 1 in Francia, ha rilasciato una lunga intervista a L’Equipe in cui ha raccontato tanti aneddoti, alcuni relativi a Mario Balotelli con cui ha condivido il periodo al Marsiglia, prima di essere licenziato nel 2019 perché aveva partecipato ad un programma tv senza autorizzazione del club.

«Lui è quello che sapeva fare festa più di tutti. Ne ha combinate talmente tante e molte cose non le posso raccontare. Un giorno eravamo a una serata insieme e ci divertivamo a spaccare le noci con la testa. È finita che io mi sono tagliato la fronte e lui moriva dal ridere”. Per festeggiare, comunque, Rami non è da meno. Vinto lo scudetto nel 2011 con il Lilla, l’ex centrale andò direttamente in discoteca in tuta. Il giorno dopo c’era la sfilata in città, con il pullman scoperto, ma di Rami nessuna traccia: “Tutti mi chiamano e quando mi sveglio non sapevo dove fossi. Mi vennero a prendere direttamente con il pullman».

La cattiveria di Zlatan

Nella carrellata tra amici e avversari c’è anche  Zlatan Ibrahmovic che è messo tra i più cattivi: «Durante una Svezia-Francia (2-0, nel 2012), volevo vendicarmi perché mi aveva dato un colpo. Era una cattiva idea. Tu senti che il ragazzo è una forza della natura. Se vuole darti una spallata, se ha voglia di darti una gomitata, ti rompe la mascella… Fa quello che vuole. Ma alla fine, si scopre che avevamo molti amici in comune perché aveva giocato al Milan. E poi, quando vedi questo ragazzo, anche a distanza, anche quando sei un calciatore, diventi suo fan. E poi abbiamo giocato di nuovo contro di lui, in Champions League, e non è più successo niente».

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L’allenatore che lo ha colpito di più è statoUnai Emery: «A volte nella mia carriera, ho avuto allenatori dove mi sono detto: “questo è tutto? posso fare l’allenatore anche io”. Sembrava facile. Mentre quando è arrivato con Unai Emery, mi sono detto: In realtà no, non voglio essere un allenatore”. È un allenatore di altissimo livello. Se ha tutti questi titoli e questa carriera, non è per niente. Alcuni lo fanno per fortuna, non lui. Vive il calcio, mangia il calcio. Quando entriamo in campo con lui, siamo sereni come non mai. È come una vera lezione, ti dice: “Lui, è mancino, lui, fa spesso delle trasversali, lui, va sempre sul lato destro, lui fa questo, il sostituto entrerà e farà sempre la stessa cosa.” È incredibile. È un professionista ma fuori, di tanto in tanto viene a parlarti: “Come va, la famiglia, ti senti bene? Hai qualcosa da dirmi?” Un tipo d’oro. Abbiamo creato dei legami così forti…»

Rami e Inzaghi

Il peggio allenatore invece Pippo Inzaghi che ha avuto al Milan. « Credo che sia stato uno dei peggiori che ho avuto nella mia carriera. Un giorno vedo che non sono titolare per la prossima partita. Convoca 4-5 giocatori della squadra, dice: “Ecco, farò delle scelte, dovrete accettarle”. Intervengo, dico che non capisco. Mi dice: “Se non ti faccio giocare quella partita, è perché giochiamo contro la Fiorentina”. Avevamo un difensore centrale che si chiamava Cristián Zapata, un colombiano. Mi dice: “Non ti faccio giocare questaa partita perché Zapata è colombiano e preferisco fidarmi di lui in questa partita perché affronterà Juan Cuadrado, anche lui colombiano”. L’ho guardato e gli ho detto: “In questo caso, sono finito, non c’è nessun francese che gioca davanti in Italia!” Ma parlo male l’italiano e lui non ha capito la mia frase. Comunque fu una cosa ridicola e mi dissi che era il peggior allenatore che avessi mai avuto».

 

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