Modric: «La Serie A sta tornando ad essere il campionato migliore, porto al Milan umiltà e la mia etica del lavoro»

In conferenza: «Con Allegri non vorrei parlare della finale di Champions del 2017, non voglio si arrabbi con me».

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Doha (Qatar) 09/12/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Croazia-Brasile / foto Imago/Image Sport nella foto: Luka Modric ONLY ITALY

Luka Modric ha tenuto la conferenza stampa di presentazione come nuovo calciatore del Milan. Arriva dal Real Madrid a parametro zero.

Modric: «La Serie A sta tornando ad essere il campionato migliore, porto al Milan umiltà e la mia etica del lavoro»

C’è ancora tempo alla tua età per emozionarsi? Qual è il flash di Luka piccolino legato al Milan?

«A qualsiasi età c’è sempre tempo per emozionarsi, ultimamente ho avuto un addio emozionante al Real Madrid. Sono cresciuto guardando il calcio italiano e il Milan era la mia squadra preferita in Italia. Anche perché c’era il mio idolo Boban e ho sempre avuto un affetto particolare per i rossoneri».

Il tuo obiettivo al Milan?

«Ci ricordiamo del Milan come una delle squadre migliori al mondo. Non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre o di qualificarci alla Champions. Per quanto riguarda la mia visione del Milan, ma bisogna essere anche umili: bisogna lavorare sodo per riportare la squadra ad alti livelli. Sono molto competitivo, voglio portare questo alla squadra. L’obiettivo minimo è la qualificazione in Champions, ma il Milan deve lottare per vincere trofei: è il mio obiettivo e deve esserlo anche per chiunque lavori al Milan. Ma bisogna rimanere umili e avere un gruppo solido.»

Che cosa pensi di poter dare al Milan? A che livello vedi la Serie A?

«Io posso offrire la mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare le stesse cose che ho fatto altrove. So che ci sono grandissime aspettative su di me, ma sono pronto per questo. Non vedo l’ora di iniziare questa sfida e spero di rispondere alle esigenze. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti calciatori croati, mi è sempre piaciuto seguire il campionato italiano. E’ molto competitivo e sta tornando all’epoca in cui era il migliore torneo al mondo, le squadre sono molto organizzate e questo lo rende diverso dalla Liga spagnola. Mi devo adattare velocemente a questo calcio.»

Hai sentito Boban? Hai parlato con Ibra?

«Con Boban ultimamente no, ma parlavamo spesso di Milan quando ci vedevamo. Ho visto Zlatan, anche Ancelotti mi ha parlato molto bene del Milan. Avevo già quest’impressione positiva, è una grande società e ha una grande tifoseria. Quando questi personaggi ti parlano del club in questi termini è chiaro che migliora la percezione. L’accoglienza che ho ricevuto è stata impressionante».

Hai vinto la Champions 2017 contro Allegri: come pensi di farti perdonare quando lo incontrerai a Milanello?

«Probabilmente non è un bel ricordo per lui, cercherò di non parlarne troppo con Allegri. Non voglio che resti arrabbiato con me, non vedo l’ora di conoscerlo. Sono molto contento di essere allenato da lui, è uno degli allenatori più forti al mondo, è un vincente e non vedo l’ora di scoprire le sue aspettative e come mi vede in campo».

Uno dei tuoi obiettivi è il Mondiale: vivi questa stagione come una The Last Dance o la vedi più lunga come esperienza?

«Troppo presto per dirlo. L’obiettivo è giocare il Mondiale, ma intanto bisogna qualificarsi. Non guardo troppo avanti, cerco di vivere il presente e fare le cose per bene adesso».

Ci racconti il momento della scelta di venire al Milan?

Modric: «Per me è stata una scelta molto facile quando Tare mi ha chiamato. E quando si è recato in Croazia è stato importante perché ha mostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che io possa essere ancora performante ad alto livello: è stata la svolta per me. Dopo, ho avuto bisogno di tempo per parlare con la mia famiglia, ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Una scelta arrivata molto velocemente dopo l’ultima col Real, ma dimostra la fiducia che mi hanno dato».

Cosa ti ha detto Ancelotti del Milan che ti ha spinto ancora di più a dire sì?

«Abbiamo parlato in generale del club, della gente, di San Siro e del fatto che è un club molto esigente come il Real Madrid, dove c’è tanta pressione. Ma sapevo già di voler firmare con il Milan».

Rakitic ha detto ‘non sanno quanto sono fortunati ad averlo lì con loro’. In cosa siamo effettivamente fortunati ad averti?

Modric: «Ivan e io siamo grandi amici, mi ha scritto un bellissimo messaggio e ne sono veramente contento. Sono io fortunato a far parte di questo club enorme, non lo do per scontato. Cos’altro posso dare a parte la mia passione? La mia umiltà, la mia etica del lavoro, la mia semplicità. Non mi vedo come qualcuno di speciale, sono un ragazzo normale a cui piace giocare a pallone e ho la fortuna di poter giocare per una grande società come il Milan. Non vedo l’ora di iniziare quest’avventura, arrivo molto carico e spero possa andare secondo le mie aspettative».

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