«De Laurentiis il primo a portare un nuovo punto di vista al calcio italiano», il Como ha come modello Adl
Il presidente Suwarso a La Stampa: «Il problema, In Italia, è che si parla solo italiano. Tutto è in una lingua incomprensibile per chi viene da fuori. Bisogna cercare di attrarre un nuovo mercato di pubblico»

Db Como 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Como-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mirwan Suwarso presidente del Como
«De Laurentiis il primo a portare un nuovo punto di vista al calcio italiano», i complimenti di Suwarso il signor Como
La Stampa intervista Mirwan Suwarso, 39 anni, che il quotidiano definisce
manager indonesiano e presidente del club, nominato dalla famiglia Hartono, proprietaria dal 2019: è con loro dal primo momento, partito dalla Serie D, custode di un progetto che valica il pallone, integrandolo con turismo e merchandising.
Il Como ha investito cento milioni nel mercato.
Nessuna società, in Italia, ha speso quanto il Como, nono nella classifica europea guidata da Real Madrid, Liverpool e Chelsea. «Puntiamo a costruire una squadra competitiva non solo per quest’anno ma per il futuro» spiega
L’intervista è di Thomas Usan:
Presidente, 100 milioni son tanti…
«Non se si guarda al lungo termine. Abbiamo acquistato molti giovani. L’idea è aprire un ciclo e intanto valorizzarli. Il nostro obiettivo è diventare una società redditizia e una destinazione per il turismo calcistico, ma per fare ciò dobbiamo creare una squadra eccitante che cresca con calma. E che sia anche in grado di autofinanziarsi».
Dal punto di vista sportivo puntate alla Champions League?
«Nessuna ossessione, vogliamo che sia un processo naturale. L’Atalanta e il Bologna sono un esempio: alla lunga ridurremo i nostri investimenti, facendo in modo che sia un progetto sostenibile».
Il calcio italiano viene dipinto in declino, ma voi avete investito qui.
«È nella top tre al mondo. In Inghilterra ci sono i soldi e la Liga ha un grande seguito grazie anche al Sud America. In Italia, purtroppo, si parla solo italiano, come in Germania il tedesco. Qui le televisioni, gli articoli, le community parlano in una lingua e sono incomprensibili per chi viene da fuori. In Italia ci sono grandi squadre e giocatori, bisogna cercare di attrarre un nuovo mercato di pubblico».
State cercando di portare un nuovo punto di vista al calcio italiano?
«Il primo a farlo è stato De Laurentiis con il Napoli. Non abbiamo una città così grande, quindi dobbiamo cercare una strada diversa. Qui il brand è il lago di Como e ci concentriamo su quello. Bisogna seguire i modelli di business di Napoli, Atalanta e Bologna. Il Cagliari sta iniziando a farlo».
Allo stadio per l’amichevole con il Lille c’era anche la moglie di Messi. Sta per arrivare il grande colpo?
«Non me ero al corrente, era ospite della moglie di Fabregas. Sarebbe un sogno se venisse qui. Ma perché dovrebbe lasciare una squadra dove guadagna tutti quei soldi? Non abbiamo avuto nessun contatto».