Conte: «Se iniziamo con chi è titolare e chi no, non abbiamo capito lo spessore che vogliamo dare al Napoli»
«C’è chi giocherà una partita e quella successiva si siede e gioca 20 minuti o mezz’ora. Questa è la Champions e questo è giocare in Europa. Sennò non siamo costruttivi»

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Conte: «Se iniziamo con chi è titolare e chi no, non abbiamo capito lo spessore che vogliamo dare al Napoli»
In conferenza stampa a Dimaro, l’ultima risposta è la più indicativa sul Napoli che verrà. La domanda è s De Bruyne, sulla sua posizione in campo, ma Conte ne approfitta per dire che non ci saranno titolari.
«De Bruyne ha sempre giocato interno a centrocampo, può diventare poi un trequartista. È un calciatore con caratteristiche precise, con grandissima qualità quindi quando gli arriva la palla vede delle cose che altri non vedono. Abbiamo quattro competizioni, non iniziamo a dire chi è titolare e chi no. C’è chi giocherà una partita e quella successiva si siede e gioca 20 minuti o mezz’ora. Questa è la Champions e questo è giocare in Europa. Se la pensiamo diversamente non siamo costruttivi e non abbiamo capito lo spessore che vogliamo dare al Napoli».
Conte e l’esempio di Rrahmani
E ancora ha detto:
«Essendoci tante competizioni non possiamo pensare ai titolari e ai non titolari. Abbiamo tante partite, ci sarà sempre spazio per tutti. Ecco perché c’è la necessità per implementare una rosa che non era strutturata e ancora oggi non è strutturata per fare tutte queste competizioni. Lo stiamo facendo secondo me in modo molto mirato, pensando al presente e ripeto molto al futuro. A parte De Bruyne gli altri hanno dimostrato di avere buonissime prospettive ma che ancora non hanno il picco. Io dovrò essere bravo a farli crescere per alzare il livello di tutti. Tanti calciatori hanno scelto Napoli perché sanno che possono migliorare la loro carriera in modo importante, ciò riguarda Lucca, Lang e Marianucci che ha 21 anni. Arriverà Beukema, stiamo parlando di buoni giocatori che sanno che loro per primi vogliono prendere uno status maggiorato rispetto a quello che hanno. Questo ci porterà dei benefici, ecco perché sarà importante il lavoro che stiamo facendo nel tempo. Un esempio è Rrahmani: oggi è un giocatore importante, ma è stato preso dal Verona e prima non era così. Sarà lo stesso per gli altri. Cerchiamo sempre di prendere calciatori che sposano la causa, ovvero lavoro, appartenenza e serietà. Buongiorno aveva subito un’operazione, ci auguriamo che in tre settimane possa tornare disponibile. Gilmour ha giocato due partite con la nazionale che gli hanno fatto accusare dei problemi all’adduttore, quindi stiamo cercando di monitorare la situazione. Inutile ora forzare, stiamo cercando di curarlo»