Soncin: «Se vincessi l’Europeo, farei il cammino di Santiago. Non ho intenzione di tornare nel calcio maschile»
Il ct delle Azzurre a Repubblica: «Le ragazze hanno capito che la maglia della Nazionale è un privilegio. Pregiudizi? C’è ignoranza, di solito chi giudica non ha mai visto una partita».

Mg Sion 03/07/2025 - Europeo femminile 2025 / Belgio-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Soncin
Il ct della Nazionale femminile Andrea Soncin ha parlato, in un’intervista a Repubblica, di come sta vivendo l’Europeo con le Azzurre, approdate in semifinale. Martedì affronteranno l’Inghilterra, campionessa in carica.
Soncin: «Se vincessi l’Europeo, farei il cammino di Santiago»
La sua corsa al 90’ sotto la curva dopo il gol di Girelli è una delle immagini dell’Europeo…
«Mi sono fatto trascinare dalla gioia estrema. Ho lasciato perdere la razionalità e ho seguito l’istinto».
Come quando ha pianto per la qualificazione ai quarti…
«Ognuno deve sentirsi libero di esprimere le proprie emozioni, senza aver paura del giudizio degli altri».
Che corde voleva toccare con il discorso sul sogno di giocare a calcio che ha fatto prima della partita?
Soncin: «L’idea era di stimolare la felicità che si prova da bambini, quando il pallone diventa il tuo migliore amico. Oggi questo è il nostro bellissimo lavoro. Dobbiamo godercelo».
Come ha compattato una squadra reduce da due delusioni a Europei e Mondiali?
«Ho trasmesso messaggi chiari. Tattiche e strategie, certo, ma la differenza l’ha fatta la disponibilità delle ragazze: si sono rimesse in discussione, hanno capito che la maglia dell’Italia è un privilegio».
Per le giocatrici è come un secondo padre?
«Ho creato con loro una sinergia forte. C’è fiducia e anche stima, so che con le parole, lo sguardo o l’umore posso influenzarle. È una responsabilità grande, mi riempie di orgoglio».
Un allenatore che le piace?
Soncin: «Paolo Zanetti, tira fuori il massimo da quello che ha a disposizione. E Di Francesco, le sue squadre sono belle da vedere».
Tornerà a allenare gli uomini?
«Non ne ho la minima intenzione. Adesso sono in Paradiso. I rapporti che si creano con un gruppo di ragazze sono impagabili».
Ci sono ancora pregiudizi sul calcio femminile?
«Tanti. C’è ignoranza, di solito chi giudica non ha mai visto una partita. Spero che i nostri risultati permettano alle persone di osservare con più attenzione, comprendere e conoscere. È importante aver riacceso i riflettori sul nostro movimento».
Davide Nicola per la salvezza del Crotone percorse in bici l’Italia. Lei per una vittoria all’Europeo cosa farebbe?
«Il cammino di Santiago».