Monfils racconta di quando dormì fino alle tre del pomeriggio e l’ispettore antidoping lo aspettò nel salotto di casa
Rmc Sport. Era reduce da una festa e bussarono alla porta alle 6.45. Monfils era appena andato in bagno, tornò a dormire e l'ispettore attese. «Avrebbe potuto rubare tutto»
Melbourne (Australia) 18/01/2018 - Australian Open / foto Antoine Couvercelle/Insidefoto/Panoramic/Image Sport nella foto: Gael Monfils ONLY ITALY
Gaël Monfils, quasi 39enne, si è qualificato per il secondo turno di Wimbledon dopo una vittoria spettacolare in cinque set contro il connazionale Ugo Humbert. Con questo successo è diventato il tennista francese più anziano a superare il primo turno del torneo londinese. Dopo il match, in conferenza stampa, Monfils, di ottimo umore, ha raccontato un curioso aneddoto su un controllo antidoping risalente a oltre quindici anni fa, avvenuto dopo una grande festa.
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Monfils ricorda un controllo antidoping surreale dopo una serata movimentata
Rmc Sport ha pubblicato oggi un articolo in cui racconta un episodio del passato del tennista francese, decisamente curioso e divertente.
“Regolarmente messo in luce dalla sua capacità di infiammare gli incontri, per la gioia del pubblico presente sugli spalti, Gaël Monfils ha anche una bella esperienza da festaiolo.
«Dovevo avere 21 anni, stavo tornando da una festa e bussano alla porta alle 6:45. Ero un po’ nei fumi e apro all’ispettore», ha raccontato il francese martedì ai giornalisti. «Ma ero appena andato in bagno ed ero francamente incapace di urinare. Gli proposi di mettersi comodo nel mio salotto.»
Rmc prosegue e scrive che Monfils si svegliò solo alla tre del pomeriggio e scoprì che il suo ospite a sorpresa era ancora lì ad aspettarlo.
«Ero così distrutto che sono andato a letto e mi sono svegliato alle 15! L’ispettore era ancora lì, a scorrere sul suo cellulare», ha raccontato Monfils. «Avrebbe potuto rubare tutto in casa, no, sto scherzando. Ho potuto finalmente soddisfare il controllo ed è ripartito…»”
