Al via l’Europeo femminile di calcio: stadi pieni, fatturato record, un business che in Italia non attecchisce
Si comincia alle 18 con Islanda-Finlandia, domani Italia-Belgio (la Rai trasmetterà una partita al giorno). Un movimento capace di generare introiti per 9 milioni ai club

Bolzano 16/07/2024 - qualificazione Euro 2025 femminile / Italia-Finalndia / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Chiara Beccari
Al via l’Europeo femminile di calcio: stadi pieni, fatturato record, un business che in Italia non attecchisce
Thun è una cittadina svizzera di 43.000 abitanti. È considerata una delle città più belle della confederazione e l’Ept locale consiglia di fare una puntatina al mistico Castello, una passeggiata nell’incantevole centro storico o una gita in battello sulle acque blu intenso del lago per convincersene. E magari tra una passeggiata e un dolce tipico, accomodarsi alle ore 18 su uno dei seggiolini della Stockhorn Arena che accoglierà il calcio d’inizio dell’Europeo di calcio femminile 2025. In campo le valchirie: Islanda-Finlandia, una partita che al maschile può dire poco, al femminile conta tantissimo e, come di consueto, in Italia ce ne accorgeremo solo se la Nazionale andrà avanti a suon di vittorie altrimenti sarà relegato ad essere uno dei tanti eventi estivi. All’estero, in Inghilterra e in Germania le pagine sportive “aprono” tutte con l’Europeo femminile di calcio. In Italia ovviamente no. Da noi il business proprio non attecchisce.
Ma i numeri direbbero il contrario. Il fenomeno del calcio femminile è inarrestabile. Nadine Kessler, direttrice Uefa calcio femminile, ne ha fatto il punto sul magazine della Federazione internazionale. “Siamo a 114 nazionalità ed è esattamente quello che vogliamo: non si era mai visto nel calcio femminile e dimostra che abbiamo imparato le lezioni giuste dal 2022. Siamo sulla buona strada per un torneo da record”. “Ci sono già 61.000 tifosi tedeschi, 41.000 inglesi, 16.000 francesi, 15.000 olandesi e 5.000 americani”.
L’edizione di Women’s Euro2025 ha il montepremi più alto di sempre: 41 milioni di euro, un aumento del 156% rispetto al 2022, con le giocatrici che riceveranno per la prima volta premi diretti e benefit per club raddoppiati a 9 milioni di euro. “Facciamo questo investimento perché conosciamo il significato simbolico dei premi in denaro, ma anche perché questi meccanismi sono il simbolo stesso della solidarietà”, ha spiegato Kessler. Negli ultimi cinque anni, il calcio femminile è cresciuto in popolarità, visibilità, riconoscimento e successo finanziario. Con l’impegno di accelerare ulteriormente questa crescita, Visa ha commissionato uno studio per comprendere e dimostrare lo sviluppo, le opportunità e l’evoluzione necessaria per permettere al calcio femminile di raggiungere il suo pieno potenziale. Oltre alle sponsorizzazioni, il calcio femminile sta avendo un impatto economico globale significativo. Secondo una ricerca condotta a seguito della Coppa del Mondo femminile Fifa2023, il torneo ha contribuito per quasi 1,9 miliardi di dollari al Pil globale, ha creato oltre 38.000 posti di lavoro e aggiunto 932 milioni di dollari ai redditi delle famiglie.
La crescita del movimento
Ma torniamo al nostro Europeo svizzero. «Vogliamo che tutti coloro che contribuiscono al successo del torneo siano premiati. Investiamo di più, nonostante non guadagniamo da Women’s Euro, perché è giusto. Dobbiamo essere molto contenti della direzione che stiamo prendendo» ha proseguito Nadine Keller. La presenza di Galles e Polonia, che esordiscono, riflette il lavoro svolto per far crescere il calcio femminile in tutta Europa, comprese le nuove qualificazioni legate alla Women’s Nations League che hanno visto 51 squadre competere in tre leghe. La vendita dei biglietti ha superato quello di Women’s Euro 2022. «Uno dei nostri obiettivi principali era fare il tutto esaurito. Ricordo che la gente rideva quando abbiamo fissato questo obiettivo, ma ora sta diventando realtà. Ci siamo posti questo obiettivo perché, per noi, è il segnale più autentico di crescita e sviluppo sostenibile. Già 22 partite su 31 sono esaurite e abbiamo venduto complessivamente 600mila biglietti, senza partite inaugurali all’Old Trafford né finali a Wembley».
Le stelle del torneo
E le stelle? Occhi puntati anzitutto sulla pallone d’Oro 2023 e 2024 Aitana Bonmatí (Spagna), reduce da un ricovero per meningite, ma anche sulle uniche altre due giocatrici europee ad aver ottenuto il prestigiosissimo riconoscimento: la connazionale Alexia Putellas (2021 e 2022) e la norvegese Ada Hegerberg (2018). E ancora l’ala destra del Barcellona Caroline Graham Hansen, la danese Pernille Harder e la svedese Stina Blackstenius, la francese Kadidiatou Diani e l’inglese Marie-Antoinette Katoto, mentre le Three Lionesses, che si presentano da campionesse in carica, potranno contare su giocatrici del calibro di Lucy Bronze, Keira Walsh, Beth Mead e Alessia Russo attaccante dell’Arsenal di chiare origini italiane.
Quanto all’Italia, primo appuntamento alle 18 di giovedì 3 luglio contro il Belgio a Sion, poi sarà il turno delle sfide di Ginevra contro il Portogallo e di Berna contro la corazzata Spagna rispettivamente alle 21 di lunedì 7 e di venerdì 11. In Italia i diritti televisivi della competizione sono stati acquisiti dalla Rai che trasmetterà una partita al giorno su Rai Sport durante la fase a gironi (tranne quelle dell’Italia, tutte in onda su Rai 2) più l’intera fase a eliminazione diretta sia su Rai Sport che su Rai 1. Sono 12 gli arbitri designati, tra cui due italiane: Maria Sole Ferrieri Caputi e Silvia Gasperotti; con loro l’assistente Francesca Di Monte ed il Video match officials Aleandro Di Paolo.