Le transgender non potranno competere con le donne, è la nuova linea del Cio (Guardian)
La neo presidente Coventry annuncia una task-force di scienziati e chiarisce: «Non toglieremo le medaglie retroattivamente»

Parigi (Francia) 09/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / foto Imago/Image Sport nella foto: Imane Khalif ONLY ITALY
Le donne transgender non potranno competere nella categoria femminile. Sarà questa, secondo quanto riporta il Guardian, la nuova politica del Cio di Kirsty Coventry, la nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che ha annunciato un significativo cambiamento nella politica di ammissibilità di genere dell’organizzazione, dichiarando che ora esiste un “enorme sostegno” tra i componenti del Cio per “proteggere la categoria femminile”. Vietare alle donne transgender di competere nella categoria femminile garantirebbe così equità. Il Cio prima però di annunciare la decisione vuole utilizzare un approccio scientifico, coinvolgendo le federazioni che hanno già lavorato su questo tema.
Coventry ha presieduto le sue prime riunioni come presidente del Comitato olimpico internazionale e ha rivelato che una task force di scienziati e federazioni internazionali sarà istituita entro poche settimane per sviluppare una nuova politica. La decisione arriva dopo la controversia scoppiata durante il torneo di pugilato di Parigi 2024 dove due atlete, Imane Khelif e Lin Yu-Ting, hanno vinto la medaglia d’oro nonostante fossero state precedentemente squalificate dai Mondiali per presunta mancata conformità ai criteri di ammissibilità di genere. World Boxing, ora riconosciuta dal Cio come federazione internazionale di pugilato, ha introdotto test obbligatori sul sesso e ha dichiarato che Khelif non potrà competere nella categoria femminile senza sottoporsi al test. Khelif ha sempre sostenuto di essere nata e di aver vissuto come donna.
Coventry ha risposto alle critiche piovute sul Cio per la sua gestione della controversia di Parigi e per la sua presunta inerzia sul tema. Ma il Cio non riconsidererà l’assegnazione delle medaglie di Parigi, affermando che l’organizzazione vuole “guardare avanti” anziché indietro. “C’è stato un sostegno schiacciante alla necessità di proteggere la categoria femminile” sono le parole della presidente per la quale i membri hanno concordato che il Cio dovrebbe “assumere un ruolo guida” nel riunire esperti e federazioni internazionali per raggiungere un consenso. “Capiamo che ci saranno differenze a seconda dello sport, ma è stato pienamente concordato che, come Cio, dovremmo impegnarci a porre l’accento sulla tutela della categoria femminile.”
Anche se si prevede che la nuova politica vieterà alle atlete transgender e a quelle con differenze nello sviluppo sessuale di competere nella categoria femminile. Tuttavia, Coventry ha ribadito che “non faremo nulla retroattivamente” e che non ci saranno modifiche ai risultati delle precedenti Olimpiadi. L’organizzazione si concentrerà su “cosa stiamo imparando dal passato e come possiamo sfruttarlo e portarlo avanti verso il futuro”.