Tare: «Dalle grandi sconfitte sono nate grandi vittorie, come ci insegna il Napoli»
Il ds del Milan al CorSport: «Grazie a un blitz mio e di Furlani a Lugano, abbiamo fatto sì che in 48 ore Allegri accettasse. Modric porterà leadership, che è mancata lo scorso anno».

Db Torino 20/08/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Igli Tare
Il nuovo ds del Milan Igli Tare ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui parla del calciomercato e dei prossimi obiettivi rossoneri.
Tare: «Dalle grandi sconfitte sono nate grandi vittorie, come ci insegna il Napoli»
A che punto sono i lavori sul mercato?
«In questa prima fase abbiamo cercato di capire quali sono le uscite e quali sono i giocatori che possono arrivare. Abbiamo fatto tante riunioni insieme allo staff, con Zlatan, Moncada, con Allegri. Ci siamo visti diverse volte e penso di avere le idee chiare: non sarà una rivoluzione della squadra ma sarà un modo di cercare di puntualizzare dei ruoli specifici».
Modric che acquisto è stato?
Tare: «L’anno scorso è mancata leadership e l’acquisto di Modric serve proprio a questo. E’ una figura importante nel calcio mondiale. Ho parlato con lui di persona e ho trovato un ragazzo che ha ancora tanta voglia di essere competitivo. Il suo arrivo è fondamentale per essere un punto di riferimento per la squadra».
Come va letto l’addio di Theo Hernandez?
«Tutte queste valutazioni partono anche da una volontà, da parte sua, di cercare una nuova esperienza. Con l’arrivo mio e di un nuovo allenatore si cercherà di costruire una squadra diversa dagli anni passati. La sua cessione non è ancora definita, stiamo lavorando».
Invece Maignan resta?
«Maignan non è in partenza, sarà al Milan anche nella prossima stagione».
Ci saranno movimenti pure in attacco?
«Si prevede di intervenire sugli esterni nel caso di qualche uscita».
Leao resta?
Tare: «Lui è un campione vero. In pochi nel calcio di oggi decidono le partite da soli. È un giocatore fondamentale per la nostra squadra ma anche per il nostro progetto. Ho avuto modo, e anche l’allenatore lo ha fatto, di parlare seriamente con lui e ho avuto una bella sorpresa. Offerte? Non abbiamo ricevuto ancora niente: gli interessamenti sono tutte voci di mercato».
E’ vero che ha chiuso Allegri in due giorni?
«Dopo il mio arrivo c’era questa necessità di intervenire subito. Dal primo contatto che ho avuto con Allegri ho percepito che ci teneva molto a questa società: aveva una conoscenza molto profonda delle problematiche di questa squadra. Grazie a un blitz mio e di Furlani a Lugano dove abbiamo fatto un incontro lungo insieme a Max, abbiamo fatto sì che in 48 ore prendesse una decisione veloce e accettasse questo nostro progetto».
Ci sono state richieste da parte di Allegri?
«Sono in contatto con lui quotidianamente, anche più di 4 o 5 volte al giorno. È al corrente di ogni cosa che facciamo per la squadra. È ben chiaro il suo sistema di gioco: prima ci sono determinati ruoli e poi il resto sarà completato alla fine del mercato».
Come ha vissuto la contestazione dei tifosi?
«Ho realizzato un sogno di venire a lavorare per il club che ho tifato da bambino e questo mi dà qualcosa in più per dare il massimo e raggiungere gli obiettivi. Ho vissuto tante contestazioni nella mia esperienza: so che per noi è una responsabilità in più per dare qualcosa in più, dalle grandi sconfitte sono nate le grandi vittorie. L’esperienza del Napoli insegna».