Keita Balde: «Nainggolan veniva ad allenarsi con Rolex che costavano 60.000 euro e li lanciava»

Al podcast ‘El After de Post United: ««ìVeniva la mattina, aveva il suo lettino lì per riposare. Dipendeva da come si sentiva la giornata, da come era andata il giorno prima»

Keita Balde

Db Milano 08/03/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Keita Balde

A 30 anni Keita Balde, ex di Lazio e Inter, è tornato nel calcio italiano nell’ultima parte della passata stagione in Serie A con il Monza ormai già diretto verso la retrocessione in Serie B. L’attaccante ex Lazio e Inter ha poi firmato il rinnovo fino al 2027 nonostante giocherà in serie cadetta dalla prossima stagione. Nel corso di un’intervista rilasciata in Spagna al podcast ‘El After de Post United’ l’attaccante senegalese ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera

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Il calciatore ha tanti ricordi del periodo passato all’Inter sotto la guida di Luciano Spalletti e in compagnia di Radja Nainggolan che Keita descrive come un giocatore diverso. In campo: potente, tecnico e pieno di personalità. Fuori dal campo: autentico, senza filtri. E ricorda un aneddoto particolare legato alla sua esperienza con il Ninja all’Inter: «Mi arrabbiavo sempre con lui perché si sedeva accanto a me e veniva con i Rolex. Veniva, se li toglieva e li lanciava così. Ricordo che mi girai e dissi: ‘Hai esagerato?’ Forse costavano, non so, 60.000 euro a testa ma lui mi diceva di stare tranquillo».

Keita racconta cosa facesse l’ex Roma nello spogliatoio dei nerazzurri. «Veniva lì la mattina, aveva il suo lettino lì per riposare. Dipendeva da come si sentiva la giornata, da come era andata il giorno prima, sai. Ma era un bel personaggio, Raja devi rispettarlo perché è ​​sincero e dice tutto così com’è. Sotto questo aspetto, non troverai giocatori sinceri come Raja. È una delle persone più gentili e di cuore che si possano trovare, gli voglio molto bene e lo apprezzo molto, è un grande giocatore, un animale, un pitbull».

 

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