Sinner, la ferita di Parigi deve ancora guarire (Gazzetta)

La sconfitta ad Halle contro Bublik: “Jannik ha rivissuto nella mente lampi della finale parigina, anche qui era avanti e sembrava in controllo del match”

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Parigi 08/06/2025 - finale Rolland Garros maschile / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Un’altra sconfitta per Jannik Sinner all’Owl Arena di Halle, in Germania, nel torneo Atp. È stato battuto negli ottavi di finale dal kazako Bublik.

La Gazzetta dello Sport scrive: «Uno schiaffo inaspettato. Di quelli che ti lasciano le cinque dita sulla guancia, che bruciano. Undici giorni dopo la dolorosissima finale di Parigi, persa contro Carlos Alcaraz quando era avanti due set a zero, Jannik Sinner cade ancora. E stavolta non c’entra il funambolico rivale spagnolo, ancora in corsa al Queen’s, stavolta dall’altra parte della rete c’era Sasha Bublik che, sempre a Parigi, era stato regolato in tre set dall’altoatesino ai quarti. Il numero 45 al mondo era sicuramente in stato di grazia, implacabile al servizio («Ho cercato gli ace – dirà -, così la palla non poteva tornare indietro») e molto più centrato del solito».

Le analogie con la finale a Parigi:

La Gazzetta scrive della metamorfosi di Bublik: «Non ha regalato nulla, anzi, ha fatto male con botte oltre i 200 km orari mostrando un’insolita solidità anche dal punto di vista tattico. Ha costretto Sinner a prendere sempre contromisure per mettersi in sicurezza, e forse, trovandosi a rincorrere di nuovo, Jannik ha rivissuto nella mente lampi della finale parigina. Anche qui, come là, Sinner era avanti di un set, anche ieri come allora sembrava completamente in controllo della situazione. Anche in Germania, come in Francia, ha subito una rimonta che lo ha spiazzato».

Le parole di Sinner:

La Gazzetta riporta le parole di Sinner: «Jannik compare in zona mista rapidamente dopo il ko ed è più arrabbiato che deluso, forse. Analizza lucidamente la situazione: «Nel primo set ho giocato un buon tennis, ho avuto tante palle break. Sull’erba è un attimo perdere il servizio. Nel terzo ho sbagliato un rovescio – ha detto a Sky -. Ho avuto le mie chance e non le ho sfruttate: devo accettarlo. Adesso mi serve qualche giorno di pausa prima di Wimbledon. Poi abbiamo una settimana per prepararci». Il numero 1 al mondo rende merito al kazako, un osso durissimo questa volta: «Bublik ha servito bene nei punti importanti, nelle palle break io non ho toccato palla. Ho sentito la partita, fisicamente e mentalmente». La ferita di Parigi deve ancora guarire».

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