Conte ha trasformato il gioco del Napoli in calcio di sofferenza, in epica del pallone (il Giornale)

La realtà dice che il Napoli ha il fiato più corto dell’Inter, pur avendo giocato 17 partite in meno. Ha sofferto a Lecce, ha subito dal Genoa, ha sprecato il match-ballo a Parma

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Ni Napoli 25/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Da Milano, i quotidiano non riescono a digerire le quasi mani di Conte con la maglia del Napoli addosso sul quarto scudetto. Per questo provano ad abbassare il valore del lavoro di Conte. Il Giornale scrive che il suo è un calcio sofferto, ma il tecnico è bravo a trasformarlo a parole in calcio di sofferenza.

La realtà dice che il Napoli ha il fiato più corto dell’Inter

Sul Giornale si legge:

Il quasi sta nel Cagliari dell’interista Giulini, già salvo. Tutto scritto? La logica direbbe di sì, ma la realtà dice che il Napoli ha il fiato più corto dell’Inter, pur avendo giocato 17 partite in meno. Ha sofferto a Lecce, ha subito il pari dal Genoa, ha sprecato il secondo match-ballo a Parma. Sempre giocando un calcio sofferto, che la dialettica di Conte è bravo a trasformare in calcio di sofferenza, in epica del pallone.

Conte, lo sfogo al Tardini è sembrato un altro passo verso l’addio (Corsera)

Monica Scozzafava, sul Corriere della Sera, scrive della lunga vigilia della 38esima giornata con Napoli e Inter che si giocano lo scudetto divise da un punto. Napoli-Cagliari e Como-Inter. Conte sarà squalificato (come Inzaghi) e la sua ultima partita col Napoli potrebbe viverla in tribuna, nel “gabbiotto”.

Scrive Scozzafava:

La notte dei saluti sarà anche l’ultima di Antonio? Di un eventuale addio a fine stagione non ne ha fatto un mistero. Dovrà confrontarsi con il presidente De Laurentiis ma la sensazione è che le strade possano dividersi prima della scadenza dei tre anni di contratto. Conte già in passato ha dimostrato di poter rompere anche legami che sembravano solidissimi se non più completamente convinto dal progetto. Lo sfogo nella notte al Tardini è sembrato un altro passettino in questa direzione. Fa l’elenco dei giocatori che ha perso per strada.

«Ci manca Lobotka, passa tutto in secondo piano. Neres è stato fuori, non so per quanto, Buongiorno non c’è quasi mai stato nel girone di ritorno. Nessuno ha parlato di questa situazione. Non l’ho fatto io per non dare alibi, però anziché apprezzare che stiamo comunque dando fastidio a tutti, sento sempre un chiacchiericcio. ”Sì, però, si soffre”… Cazzo, e vuoi pure non soffrire?»

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