De Laurentiis ha rotto gli indugi: “Il Napoli è mio e me lo ricostruisco io” (Corsport)

Il presidente ha deciso di mettere mano al mercato con una sessantina di milioni necessari per conquistare la Champions

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Italian film producer, owner and chairman of Italian football club Napoli Aurelio De Laurentiis attends the '130 years of Il Mattino' Italian daily newspaper event at the Royal Palace in Naples, Southern Italy, on May 25, 2022. (Photo by Eliano Imperato / Controluce via AFP)

“Lo sparagno non è mai guadagno”, questa è la massima con cui Antonio Giordano apre il suo pezzo sul Corriere dello Sport in cui parla  dell’all-in del presidente De Laurentiis. La necessità è chiara, la Champions, “un caveau che dispensa danaro a getto continuo e con cascate di milioni necessari a sostenere una vita esagerata: così fan tutti, perlomeno quella aristocrazia che ha bisogno di galleggiare in una dimensione favolistica. E per fronteggiare il rischio delle perdite o dei mancati ricavi, l’«all in» diventa la mossa visionaria o anche l’azzardo disperato”

Il Napoli è mio e ricostruisco io

“Aurelio De Laurentiis, che conosce il valore degli affari e sa bene quale sia la differenza tra andarsene in giro in Champions League o starsene il martedì e il mercoledì in pantofole, non s’è messo a fare i conti, ha evitato di lusingarsi (?) per lo scudetto ed ha rotto gli indugi: il Napoli è mio e me lo «ricostruisco» io, con una sessantina di milioni necessari per provare a scongiurare il pericolo di dover imprecare alla luna e magari pure a se stesso”

Non è consentito temporeggiare

“In sei mesi – giorno più o settimana meno – s’è dissolta quella maestosa e pure gioiosa squadra allestita in un Progetto che gli è appartenuto e che Giuntoli e Spalletti hanno esaltato, e ora che le ferite bruciano e l’Europa sembra essere diventata una specie di isola irraggiungibile, non è consentito temporeggiare, per non ritrovarsi «dissanguati»: esserci o non esserci, continua ad essere quello il problema, e non è neppure indispensabile invocare l’intervento di un mago dell’alta finanza per tracciare un’idea che eviti il collasso o scateni difficoltà respiratorie”

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