Ranieri: «l’hanno risolta i campioni, Kvaratskhelia e Osimhen»

A Dazn: «Abbiamo preso i gol nel nostro momento più bello. Abbiamo sofferto il primo tempo, meglio nel secondo»

Ranieri

Db Torino 21/08/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Cagliari / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Claudio Ranieri a Dazn.

«Quando ci sono campioni, le partite le risolvono loro. L’hanno risolta Osimhen e Kvaratskhelia. Abbiamo sofferto il primo tempo, meglio nel secondo tempo. Abbiamo preso i gol nel nostro momento più bello. Però stiamo andando sempre più vicini alla vittoria.

«Le primissime partite del campionato sapevamo che eravamo in ritardo, molti giocatori dovevano fare la preparazione che avevano saltato insieme alla squadra. I miei giocatori vogliono restare in serie A, dico grazie alla loro capacità di abnegazione.

«La loro mezz’ala, o Cajuste o l’altro, si inserivano sempre, non riuscivamo a coprire le spalle di Augello. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Nel primo tempo loro molto pericolosi anche se noi un paio di occasioni simpatiche le abbiamo avute.

«Pavoletti? sono fortunato ad avere un capitano come lui. Ma ho diversi capitani. Mancosu, Viola, Lapadula, tutti i giocatori esperti sono leader positivi, è importante perché i giovani seguono i leader nello spogliatoio. C’è anche Deiola. Nel momento della necessità i leader sono positivi e trascinano i compagni.

«Io ho Oristanio e Luvumbo che possono accendere la miccia, se li faccio partire entrambi dall’inizio, poi come faccio?».

Ranieri torna a Napoli trentuno anni dopo e i De Laurentiis fanno gli scongiuri

Ranieri torna a Napoli trentuno anni dopo e i De Laurentiis fanno gli scongiuri. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano. Oggi al Maradona alle 18 si gioca Napoli-Cagliari e sulla panchina dei sardi ci sarà Claudio Ranieri il testaccino cui Ranieri affidò il primo Napoli delpost-Maradona. Finì quarto dopo essere stato a lungo terzo. Una stagione con molte polemiche, i napoletani non si rassegnavano alla fine dell’età dell’oro, venne fortemente criticato l’acquisto di Laurent Blanc. Ranieri venne esonerato l’anno successivo dopo aver preso al San Paolo cinque gol dal Milan. Sarebbe stato l’uomo giusto per guidare questo Napoli ma De Laurentiis evidentemente era di altro avviso.

Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano:

Trentuno anni dopo, Napoli ricompare, ancora e di nuovo, ed è un dolce zigzagare negli higlights d’una carriera deliziosamente possente che brilla pure d’un precedente luminoso: 19 settembre del 1990, nel San Paolo che sa ancora del secondo scudetto c’è il Cagliari matricola, è Davide contro Golia. «E io me la ricordo bene quella partita, loro avevano lo scudetto sulle magliette… Ci attacchiamo a tutto». E De Laurentiis, il padre ma anche suo figlio Luigi, faranno le stesse cose, semmai gli scongiuri o qualche «rito», perché trentuno anni o sei mesi a volte si somigliano, e l’11 giugno, al «San Nicola», quando ormai pareva fatta, a due minuti e quaranta secondi dalla fine, il Cagliari frantumò il sogno del Bari. Sotto la faccia d’angelo si nasconde, a volte, un amabilissimo diavolo.

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