Tudor, la scintilla non è scoccata per questioni caratteriali e tattiche (Corsera)

Non si sarebbe sganciato dalla sua difesa con tre uomini, in antitesi con la squadra che negli ultimi anni ha fatto le fortune del Napoli

Tudor Sky

Mg Marsiglia (Francia) 31/07/2022 - amichevole / Olympique Marsiglia-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Igor Tudor

Tudor, la scintilla non è scoccata per questioni caratteriali e tattiche. Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.

Il presidente inventa la scena in 48 ore: vede Tudor lunedì mattina per sostituire Garcia, la scintilla non scocca. E non è soltanto una questione contrattuale, piuttosto caratteriale e di dogma tattico. Il tecnico croato non si sarebbe sganciato dalla sua difesa con tre uomini, in antitesi con la squadra che invece negli ultimi anni ha fatto le fortune del Napoli. Se sia o meno il modulo a garantire i successi è questione assai dibattuta, ma che il club avesse bisogno di una figura cui affidarsi, cui cedere nuovamente lo scettro in campo, senza le incursioni forzate del presidente, è fuori discussione. Tudor viene così messo in ghiacciaia.

LA DOMANDA SUL MODULO È STATA FATALE A TUDOR (CORSPORT)

Tudor, a De Laurentiis è bastata la domanda sul modulo per capire che non era l’uomo giusto. Lo scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport. Cronaca che ci ha ricordato la celebre frase di Battisti-Mogol “un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso” di Mi ritorni in mente.

È sempre la notte che porta consiglio: e proprio quando ormai pareva fatta, il contratto per sette mesi e ambizioni da riverniciare, Aurelio De Laurentiis ha sistemato nelle tenebre la domanda da cento coltelli. Ma ne è bastato uno per tagliare a fette tutto quello che era stato rapidamente costruito, un castello di cartapesta in cui la lama s’è intrufolata, e prima di andarsene a letto, si sono cominciate ad allungare le prime ombre. «Ma tu il Napoli come intendi farlo giocare?».

Gli allenatori, e giustamente, hanno recinti nei quali non è consentito l’accesso, non subito, e Igor Tudor, un “sergente di ferro” per definizione dietro il quale si nasconde però un uomo sensibile e pieno di legittimo orgoglio, pur sapendo che in quel momento si stava decidendo il proprio futuro, ha giocato pulito, frontalmente, con una libertà da portarsi appresso. «Vedrò la squadra, le caratteristiche di ognuno e glielo dirò». E in quel preciso istante, in un colloquio durato poco – quasi niente – Igor Tudor ha capito dall’espressione di Aurelio De Laurentiis che Napoli sarebbe rimasto un plastico sogno da accarezzare ma al quale rinunciare, standosene nel proprio rigore.

 

 

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