Orsato: «Il mio sogno era fare l’elettricista, come per l’arbitro basta niente per farsi male»

Al Corsera: «L’arbitraggio perfetto non esiste, ma bisogna provarci. E la perfezione è fatta di dettagli. I dettagli si correggono lavorando»

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Ci Napoli 29/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho-Daniele Orsato

L’arbitro Daniele Orsato intervistato dal Corriere della Sera.

Il consiglio più importante per un giovane arbitro?

«Meno serie tv, meno playstation, meno internet. La gente pensa che gli arbitri siano fuori dal mondo, invece sono ragazzi come tutti gli altri. Con gli stessi pregi e gli stessi difetti. E le stesse distrazioni. L’arbitraggio perfetto non esiste, ma bisogna provarci. E la perfezione è fatta di dettagli. I dettagli si correggono lavorando».

Il primo sogno era un altro.

«L’elettricista. Da ragazzino volevo capire perché si accendeva la luce. Ho studiato alla scuola di formazione professionale a Vicenza, poi ho trovato lavoro. Il primo giorno indossai la tuta blu, in mano avevo la cassetta degli attrezzi. Lì capii che ce l’avevo fatta».

Arbitrare e fare l’elettricista: esiste un denominatore comune fra le sue due vite?

«Certo: la precisione. In un lavoro come nell’altro basta un niente per far saltare tutto. E farsi male».

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