Kumbulla: «Dybala è imprevedibile. Pensi di conoscerlo, ma ti nasconde sempre la palla»
Al Messaggero: «Aouar quello che mi ha impressionato di più, è molto tecnico. Anche Ndicka se sta bene è un grande giocatore»

Il difensore della Roma, Marash Kumbulla, ha rilasciato un’intervista al Messaggero. Oggi i giallorossi disputano l’ultima amichevole pre-campionato contro il Partizani Tirana nella capitale albanese. Kumbullu ha proprio origini nel paese balcanico ma ha da sempre vissuto in Italia:
«Fin da quando avevo 15 anni, l’Albania mi ha sempre cercato. Ho iniziato con le loro giovanili, non ho mai avuto contatti con l’Italia fino a quando non ho debuttato in serie A. Quando si sono fatti avanti (la Figc, ndr) era troppo tardi. Tra l’altro io mi sento albanese. A Tirana il primo trofeo in carriera e vincerlo nel mio paese è stato ancora più bello. A Budapest una gara maledetta. Tanta sfortuna, episodi che non hanno girato dalla nostra parta, altre cose che non sono andate bene».
Fortunatamente per lui, Kumbulla non ha mai sentito il peso dei pregiudizi e dei luoghi comuni su di lui:
«Ho sempre avuto molti amici, a scuola, sui campi di calcio. Io poi parlo per me, magari a qualche mio connazionale è accaduto».
Il difensore della Roma per adesso è infortunato, potrebbe ritornare prima di Natale, nel frattempo è circondato dell’affetto dei compagni a Trigoria:
«Due giorni dopo che mi ero operato mi aiutava a infilare scarpe e calzini. Se proprio devo fare dei nomi posso indicare Spinazzola, Karsdorp e Bove. Mourinho mi ha rinforzato a livello caratteriale e agonistico. È deciso, aggressivo e carismatico».
L’avversario più difficile da marcare secondo Kumbulla rimane Dybala:
«Paulo è unico, imprevedibile. Pensi di iniziare a conoscerlo, allenandoti quotidianamente con lui. Eppure riesce sempre a stupirti. Ti nasconde la palla, è semplicemente di un altro livello».
Nella nuova Roma, il nuovo acquisto Aouar si è preso subito le luci della ribalta:
«È un giocatore molto tecnico, penso che ci darà una grossa mano. E poi Ndicka, ci ho parlato l’altro giorno. Se sta bene è un grande giocatore».