Un destino comune per i tecnici di Lazio e Roma al loro terzo anno nella capitale: nonostante i risultati non vengono ascoltati. E il malumore cresce

La Repubblica dedica un articolo a Maurizio Sarri e José Mourinho. Gli allenatori di Lazio e Roma, nonostante i risultati portati a casa la scorsa stagione, non vengono ascoltati sul mercato. E il loro malumore cresce.
Maurizio Sarri “in questi giorni è particolarmente ruvido: ha portato la Lazio in Champions, garantendo al club un’ottantina di milioni di introiti, e ha accettato il sacrificio di Milinkovic (altri 40 milioni), ma finora è appena riuscito a scambiare due chiacchiere con l’unico nuovo acquisto, Valentín Castellanos, centravanti di riserva”.
“José Mourinho ha invece esattamente il carattere che desidera e ottiene quasi tutto ciò che vuole ma un attaccante no, ancora non ce l’ha ed è ruvido pure lui, benché a modo suo: la sua irritazione la teatralizza postando sui social
messaggi allusivi che in genere alludono ad Álvaro Morata, tant’è che a volte il suo sembra più cazzeggio che incavolatura (Mou ha sempre un ruolo da recitare), ma resta il fatto che non è contento manco lui e che lui, così come Sarri, sta passando i giorni a rimuginare e a mettere pressione a chi sta conducendo il mercato, Tiago Pinto per la Roma e Lotito per la Lazio”.
Entrambi sono insoddisfatti e preoccupati.
“Nessuno dei due ha ancora aperto bocca in pubblico per evitare di dire pietose bugie o, peggio, la verità, con tutti i polveroni che alzerebbe. Aspettano e sacramentano a microfoni spenti”.
Sarri aveva indicato dei nomi precisi, “ma non gli hanno preso né le prime scelte (Zielinski, Milik, Berardi), né le seconde (Ricci, Sanabria appunto, Kamada): Lotito era convinto che senza Tare, che se n’è andato perché la sua intransigenza cozzava con quella di Sarri, avrebbe gestito in scioltezza il mercato in prima persona e invece è ancora incagliato nonostante la montagna di soldi a disposizione, adesso perfino con Luis Alberto di nuovo inquieto“.
Ad Auronzo è stato duramente contestato dai tifosi. Intanto, “il silenzioso Sarri è in tempesta e minaccia le dimissioni a giorni alterni”.
Mourinho invece ha avuto Ndicka e Aouar a parametro zero, la conferma di Llorente in prestito, ma vuole Morata anche se la società preferirebbe Scamacca.