Maestrelli minacciato dagli scommettitori, la denuncia in un video “Hanno superato il limite”

Il tennista dopo la sconfitta agli Open di Svezia: «Era successo anche in passato, ma questa volta ho deciso di uscire allo scoperto».

Maestrelli

Francesco Maestrelli, tennista pisano classe 2002, attuale numero 209 al mondo, è stato aggredito da alcuni scommettitori. Anche in passato, questi, avrebbero minacciato il giocatore, ma una volta che la goccia fa traboccare il vaso, arriva la denuncia. Soprattutto perché a far scattare la miccia sono stati degli insulti sui social diretti alla sua famiglia.

A pubblicare il video è stato il profilo Instagram “Backstage Tennis”

Questa la denuncia del tennista, che su Instagram ha voluto lanciare a tutti il suo messaggio:

«Era successo anche in passato, ma questa volta ho deciso di uscire allo scoperto. Perché quando si toccano mamma e sorelle, chiamandole per nome, vuol dire che si è davvero oltrepassato il limite e invece bisogna denunciare e dire basta»

La sfida in questione lui l’avrebbe dovuta vincere. Invece non è andata così. Agli Open di Svezia, Maestrelli ha perso contro il bosniaco Dzumhur in una sfida molto combattuto: 6-4, 2-6 e 7-6.

La sconfitta di Maestrelli

«Al termine di un match tiratissimo, ero comprensibilmente nervoso e quando ho visto che il mio profilo instagram era letteralmente esploso per decine di insulti, non ce l’ho fatta più. Mi hanno dato i riferimenti diretti a mia madre e mia sorella, indicate con i loro nomi. Parole offensive, sessiste e nelle quali si augurava loro la morte tra atroci sofferenze».

Poi l’idea di denunciare

«In realtà l’idea non è stata solo mia, ma condivisa con il canale instagram Backstage Tennis, che racconta la persona dietro al tennista. Il lavoro duro, il sacrificio negli allenamenti, gli scatti d’ira e lo sconforto se le cose non vanno come dovrebbero. Abbiamo pensato che non è giusto continuare a tollerare gli haters, gli odiatori del web, quelli che ti prendono di mira gratuitamente solo perché hai perso un match e giudicano senza conoscerti. Calpestando la tua dignità di persona».

Se fosse successo a qualcun altro oltre Maestrelli

«Sì certo. A me come quasi a tutti i miei colleghi del circuito Atp. Quasi sempre ci ridiamo sopra, ma talvolta si passa il segno ed è giusto denunciare. Fermarsi a riflettere. Perché i colpi più bassi sono quelli che vanno dritti alla sfera personale delle persone: madri, sorelle e fidanzate. Come è accaduto recentemente a Matteo Berrettini».

Se sia necessario far intervenire le autorità

«Non so quanto potrebbero servire. Di sicuro è necessario lavorare sulla prevenzione, sulla sensibilizzazione di più e meglio la cultura sportiva. Nello sport la sconfitta è un passaggio necessario per ciascun atleta perché aiuta a crescere. Non c’è sport senza sconfitta. Ma dobbiamo anche sensibilizzare l’opinione pubblica per proteggere di più e meglio i ragazzi più giovani che potrebbero invece essere condizionati da questi attacchi sul web e decidere di rinunciare al loro talento, alle loro opportunità, perché sopraffatti dall’odio subito sui social. Noi del circuito Atp, anche io che non sono un campione famoso come tutti gli altri, siamo purtroppo abituati a queste situazioni e ci sosteniamo l’uno con l’altro».

Sui colleghi

«Sì, so che mi sono vicini. Esattamente come io lo sono stato con loro in passato. Nel circuito del tennis magari non ci messaggiamo tanto tra noi, ma quando ci incontriamo sul campo allora sappiamo confortarci l’uno con l’altro. Lorenzo Musetti mi ha chiamato e mi ha detto che ho fatto bene. In passato era capitato anche a lui e ad altri come Matteo che sono nell’olimpo del tennis italiano, e aveva scelto di bloccare i commenti sui suoi profili social per evitare la cattiveria di centinaia di messaggi e insulti. L’ho fatto anche io in queste ore».

Il messaggio di Maestrelli è diretto proprio a tutti: bisogna proteggere i giovani da queste persone, perché lui la rabbia la può gestire, ma una persona indifesa e innocente no.

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