Ma la società non può fare di più

Lamentarsi di un pareggio fuori casa non è ragionevole. Perciò non mi lamento. La Fiorentina ha un potenziale probabilmente superiore a quello del Napoli. Perciò non mi lamento. Però … però dovessi sintetizzare un giudizio sul Napoli alla prima di campionato direi “deja vu”. I laceranti guizzi di Lavezzi senza esito? Deja vu. Hamsik a […]

Lamentarsi di un pareggio fuori casa non è ragionevole. Perciò non mi lamento. La Fiorentina ha un potenziale probabilmente superiore a quello del Napoli. Perciò non mi lamento. Però … però dovessi sintetizzare un giudizio sul Napoli alla prima di campionato direi “deja vu”.
I laceranti guizzi di Lavezzi senza esito? Deja vu. Hamsik a mezzo cilindro? Deja vu. Gargano testa bassa e grande corsa? Deja vu. Campagnaro, nato per spingere e non per difendere, a corrente alternata? Deja vu. Blasi incapace di contenere istinti primordiali? Deja vu.  L’unica novità è Cavani. In tutta franchezza un buon acquisto. Speriamo che sia capace di suffragare con la continuità di rendimento l’impressione molto positiva di queste prime esibizioni.
E’ pertanto naturale registrare una sorta di stanca accettazione della realtà. Una realtà non particolarmente eccitante . Chisto è o lignamme e chiste songo e strummole. Il pareggio di Firenze si colloca in coerenza con l’andamento della passata stagione. Per favore non tiriamo in ballo alla prima giornata gli impegni internazionali. Che anzi hanno imposto una accelerazione della preparazione. E quindi sono da ritenere ad oggi un fattore favorevole. Il Napoli, spero di sbagliare, partite così ce ne farà vedere tante. Perché era una squadra incompleta l’anno scorso. Nulla di determinante è avvenuto in campagna acquisti. Resta una squadra incompleta quest’anno. L’arbitro pare ci abbia favorito. Incassiamo. E conserviamo memoria per quando il vento tirerà in direzione opposta.
Insomma all’orizzonte – spero sempre di sbagliarmi – una aurea mediocritas. Colpa della società? No. Dico il contrario. Merito della società. De Laurentiis fa bene ad amministrare con oculatezza. E a non fare il passo più lungo della gamba. E’ attento ai propri interessi? A me pare una cosa naturale. O qualcuno crede che un buon imprenditore sia un invasato benefattore? L’esperienza del passato ci dice quanto siano pericolosi quei presidenti che cercano sempre e comunque di fare i loro interessi senza però identificarli con quelli della società.
Non ha acceso De Laurentiis l’animo dei tifosi con colpi ad effetto? Mi chiedo: qualcuno preferiva colpi del tipo Pivatelli e Gratton ? Un mese di grandi illusioni e poi la dura realtà della  discesa in serie B! Dico questo per chiarire che ritengo laaurea mediocritas del Napoli una ineluttabile conseguenza dei dati finanziari al contorno. Ed una società ha il dovere di fare il meglio con le risorse di cui può disporre.  Per ora mi accontento. In attesa di tempi migliori. Ad impossibilia nemo tenetur.
Guido Trombetti

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