Sousa: «A fine gara ho chiesto scusa all’arbitro, ma non c’è stata parità di trattamento sui gialli»
In conferenza: «Siamo stati più noi a mettere in difficoltà il Napoli che viceversa. Felicissimo per il risultato, i ragazzi escono da qui orgogliosi e contenti».

San Pietroburgo (Russia) 23/06/2021 - Euro 2020 / Svezia-Polonia / foto Uefa/Image Sport nella foto: Paulo Sousa
L’allenatore della Salernitana, Paolo Sousa, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona.
Cosa è cambiato nella ripresa? Sousa:
«Prima della partita abbiamo deciso di avere un blocco più basso, di chiudere bene gli spazi e non spendere troppe energie. Poi leggendo la partita ho preso altre decisioni e credo sia stato corretto. Avessimo avuto dall’inizio l’atteggiamento della ripresa, il Napoli si sarebbe trovato con molti più spazi in più. I ragazzi hanno interpretato bene i momenti, abbiamo creato difficoltà al Napoli, siamo usciti bene dagli uno contro uno e abbiamo avuto anche un’altra palla gol dopo il pareggio. Felicissimo per il risultato, per l’interpretazione dei ragazzi. Non possono uscire da qui più orgogliosi e contenti».
Sousa commenta la gara di Mazzocchi:
«Ho già espresso il mio giudizio su di lui, Pasquale è un giocatore su livelli da Champions. Più ha continuità, più è determinante. Daniliuc lo ha aiutato tantissimo, ma tutti hanno dimostrato umiltà e lavoro. Sotto pressione riesce a saltare l’uomo, è determinante anche sui cross: Mazzocchi è un giocatore importante».
Sousa commenta il peso del pareggio al Maradona e i motivi dell’espulsione:
«Tutti i punti pesano, tutti i punti sono importanti per la salvezza. A fine gara ho chiesto scusa all’arbitro, il mio atteggiamento era dettato dalla passione del momento. Non credo ci sia stata parità di trattamento sui gialli, però. Ha dato un fallo inesistente e io la passione l’avrò sempre: mi dispiace se il mio comportamento non è stato il migliore, ma abbiamo parlato all’uscita. Gli arbitri sono umani, ma ho avuto la possibilità di dirgli che questi episodi li ho visti in modo diverso».
La Salernitana ha portato a casa un altro punto con una big:
«La squadra crede di più in sé stessa, è più chiara sul nostro modello di gioco. Abbiamo ancora una strada da percorrere, dobbiamo restare umili, lavorare bene e voler vincere. Dobbiamo avere l’ambizione di vincere gare difficili, anche contro il Napoli che merita di essere primo».
Per Sousa è il nono risultato utile di fila:
«Mi sento parte di questa storia, questa chimica deve esistere. Tanto la Fiorentina come il Napoli sono società in cui quando il triangolo società-tifosi-squadra funziona tutto può succedere. Noi dobbiamo dare gioia ed emozioni ai tifosi, non siamo nulla senza di loro».
Come farete a trattenere Dia?
«E’ un giocatore che sta facendo la differenza sul piano della concretezza dei gol. Per vincere partite abbiamo bisogno di fare gol e lui è un giocatore sicuramente forte, abbiamo la possibilità di averlo perché c’è un riscatto già fissato».
S’è vista molta intensità, è cambiato qualcosa nell’atteggiamento del Napoli dopo l’1-0? Cosa può dire ai tifosi dell’astio che c’è tra le due tifoserie? Sousa:
«Siamo stati più noi a mettere in difficoltà il Napoli che viceversa. Per me non è stato il Napoli che ha avuto una marcia in meno, ma noi che ne abbiamo messe 3-4 in più. Noi non siamo nessuno senza i tifosi, vedere gli stadi così pieni è bellissimi. Si spera di vedere in Italia infrastrutture sempre più fresche e credo tutti abbiano una passione per la loro squadra. Ma abbiamo bisogno di tutti per migliorare il calcio italiano».