Il primato del Napoli è oggettivo. Lo scudetto deve mettere tutti d’accordo (Gazzetta)
Il primo posto in classifica è basato sulla bellezza del gioco, sugli equilibri, sull’efficacia, sui sincronismi in ogni fase di gioco

Napoli's Italian forward Giacomo Raspadori celebrates with teammates after scoring his team's first goal during the Italian Serie A football match between Juventus and Napoli on April 23, 2023 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)
Lo scudetto che il Napoli probabilmente vincerà oggi matematicamente, dopo Napoli-Salernitana, mette d’accordo tutti, scrive la Gazzetta dello Sport: è un primato incontestabile. Un primato da record.
“Comunque sia, questo sarà un titolo differente dagli altri, legati indissolubilmente alla divinità Maradona. Questo no. Questo è lo scudetto della programmazione, del gioco, di un allenatore bravissimo che qui ha potuto esprimersi meglio di altre parti. E di una squadra composta di ottimi giocatori che, come dice lo stesso Spalletti è più forte tutta insieme, oltre la somma di undici giocatori. Squadra vera, gruppo solido”.
Il Napoli è riuscito a mettere un abisso tra sé e le sue avversarie. Il suo primato “è basato sulla bellezza del gioco, ma anche sugli equilibri, sull’efficacia, sui sincronismi che funzionano in ogni fase di gioco“.
Uno scudetto che, in nell’Italia del campanilismo e della dietrologia, non può che mettere tutti d’accordo, perché è un primato senza rivali.
“Insomma nell’Italia dei campanili, dei dietrologi, degli arbitraggi tirati per la giacchetta e delle Var a singhiozzo, lo scudetto del Napoli vola alto e deve mettere tutti d’accordo. Primato oggettivo, sotto ogni profilo”.
I numeri parlano chiari, a partire dal fatto che, se oggi arriverà lo scudetto, sarebbe la prima volta che una squadra vince con sei giornate di anticipo. La Gazzetta sciorina i record del Napoli.
“E questo Napoli segna più di tutti in area (il 99 %) dei gol, realizza di più anche di testa e su sviluppi da calcio d’angolo. A proposito di squadra che non è solo somma di 11: nessuno fa più gol con gli uomini che partono dalla panchina. Significa sintonie di gioco, rosa equilibrata, lavoro tecnico di qualità. Per non parlare dei record del nostro campionato, dove il Napoli è la squadra che recupera più palloni nei primi quaranta metri avversari. Un atteggiamento che l’ha portata anche a segnare più reti da questi recuperi offensivi. Per non parlare di palloni giocati nelle aree avversarie”.