Sabatini: «Spalletti dimentichi la Champions, si goda il capolavoro che ha realizzato col Napoli»

Al Corsport: «Rifletta sulla portata del trionfo, che non ha eguali, non ha paragoni. Vincerlo così ripaga e sistema i conti con il passato»

Sabatini

Bologna 28/09/2020 - campionato di calcio serie A / Bologna-Parma / foto Image Sport nella foto: Walter Sabatini

Walter Sabatini, dirigente e uomo mercato di diverse squadre di Serie A fra cui Roma e Salernitana. Alla Roma ha lavorato a stretto contatto con Spalletti, alla Salernitana ha contribuito alla prima salvezza con in panchina Nicola. Questa mattina ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.

«Spero che [Spalletti] sia orgoglioso del capolavoro che ha realizzato. Luciano è il Caravaggio del calcio ce lo ha ribadito il gol di domenica a Torino, manovra di aggiramento, palla che arriva a Zielinski, che poi va a destra dopo essere partita da sinistra su Elmas; infine la pennellata per Raspadori e la girata al volto. Questa è gioia per gli occhi».

Sabato, almeno per adesso, è in programma Napoli-Salernitana che potrebbe valere l’ufficialità dello scudetto. Per Sabatini, Spalletti ha sublimato il campionato:

«Non so cos’altro avrebbe dovuto e potuto fare, visto che il campionato è stato stradominato. Lo ha vinto da un po’ e lo ha sublimato in varie dimostrazioni di gigantesca bellezza».

L’ex dirigente sportivo sa che mister Spalletti però non si accontenta mai:

«Ignori l’eliminazione dalla Champions, anche se comprendo i motivi della delusone. Ma sa bene che ci sono settimane-no nell’arco di una stagione e il destino a volte ama fare da sé. Rifletta sulla portata del trionfo, che non ha eguali, non ha paragoni: ha stravolto le statistiche, ha cancellato la concorrenza, ha offerto a Napoli un’immagine di straordinaria efficienza».

Lo scudetto come un risarcimento alla carriera:

«Lo avrebbe meritato molto prima, per tutto quello che ha dato. Ma vincerlo così ripaga e sistema i conti con il passato».

Questa stagione potrebbe avere due letture. La prima riguarda i meriti del Napoli; la seconda, i demeriti delle altre:

«Il Napoli ha rappresentato un atto di prepotenza e lo ha espresso ripetutamente, andando a vincere in casa delle cosiddette antagoniste. È caduta così di rado che quasi non ce ne ricordiamo. È stato esemplare. Anzi, devastante».

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