Pulici: «Agnelli mi ringraziò: il Torino vinse il derby e gli operai Fiat annullarono lo sciopero per sfotterlo»
Al Giornale: «Moggi volle cedermi per ripicca. Pianelli mi aveva ceduto il cartellino a titolo gratuito e lui non poteva guadagnarci nulla».

Il Giornale intervista Paolo Pulici, Puliciclone, icona del Torino, con la cui maglia ha segnato 172 gol, primatista dei marcatori del club granata di tutti i tempi. Pulici racconta di un lunedì successivo ad un derby con la Juventus, quando trovò l’Avvocato Agnelli stranamente felice.
«Era un lunedì, noi del Toro avevano battuto nel derby la Juve come in quell’epoca avveniva quasi sempre. Stavo passeggiando in via Roma, pieno centro. Incrocio Agnelli. Lui mi riconosce, allontana i guardaspalle e si fionda verso di me con la mano tesa: “Complimenti Pulici, ieri ha fatto due splendidi gol. Le sono grato“. E io: “Scusi, ma da quando tifa Toro?“. L’Avvocato: “No, tifo Juve. Ma, grazie alle sue reti, gli operai Fiat che oggi avevano indetto uno sciopero, lo hanno annullato; e sa perché? Solo per il gusto di venire in fabbrica a sfottermi. La Juve ha perso il derby, ma la Fiat ha vinto un giorno di lavoro».
Perché il Torino decise di fare a meno della sua esperienza? Pulici:
«Il presidente Pianelli, per me un secondo padre, aveva venduto la società, ma il mio cartellino me lo aveva ceduto a titolo gratuito. Il direttore sportivo Luciano Moggi questa cosa non la digerì perché lui non poteva guadagnarci nulla e allora fece in modo di cedermi. Per me e i tifosi fu un dolore enorme. Non mi sarei separato dal Toro per nessuna ragione al mondo. Ma l’amore è sempre rimasto. Anzi, è aumentato».
Con Gigi Radice prima di entrare in campo si davano una testata. Pulici spiega:
«Era il modo migliore per “scambiarci le idee“…».
Scirea, juventino doc, ma amico di Pulici.
«In campo ce le davamo di santa ragione. Ma poi finiva lì. In una partita mi spaccò il naso con una testata. Quando in ospedale rinvenni dopo l’operazione a fianco al letto c’erano due persone: mia moglie e Gaetano».
Che opinione ha Pulici sul «caso Juve?».
«Accuse gravi. Se provate, andrebbero retrocessi in serie B».