Il Telegraph: «Agnelli esegue gli ordini di Florentino anche se non fa più parte della Juve»
Anche in Inghilterra lo trattano come l'ultimo giapponese in guerra: "Attacca il nemico con la stessa sciabola arrugginita più e più volte"

Milano 07/07/2020 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Image Sport nella foto: Andrea Agnelli
L’intervista di Andrea Agnelli al quotidiano olandese De Telegraaf, non è ovviamente passata sottotraccia in Inghilterra. Damascelli ha tirato fuori l’immagine dell’ultimo giapponese a cui non hanno detto che la guerra è finita. E così lo tratta anche il Telegraph, quello inglese, in un editoriale firmato da Sam Wallace.
Wallace scrive che Agnelli si ostina “ad attaccare il nemico con la stessa sciabola arrugginita più e più volte, nell’eterna speranza di annettere nuove terre indipendentemente da ciò che è già stato perso”. Che il progetto di Superlega che continua a raccontare Agnelli non è altro che la rivisitazione di quello vecchio e della Champions allargata, ma soprattutto che ormai l’ex presidente della Juve sembra ormai ridotto al ruolo di messaggero di Florentino Perez. Peraltro non si capisce bene perché, visto che non fa più parte della Juve.
“Continua a eseguire gli ordini di Florentino Perez – scrive il Telegraph – capo ribelle della Superlega e presidente del Real Madrid. Oltre al suo ritrovato zelo per la competitività, è preoccupato per quella che considera la preminenza dei club inglesi nelle ultime fasi della Champions League. Trascura il fatto che il Real Madrid di Perez l’ha vinta in cinque delle ultime nove stagioni”.
“Non sembra esserci alcun segnale che i ribelli originali della Superlega si arrendano. Il presidente del Barcellona Joan Laporta è stato informato questa settimana dal suo omologo della Liga Javier Tebas, un irriducibile oppositore della Superlega, che dovrebbe prendere in considerazione le dimissioni per l’ultimo scandalo. In Italia, Agnelli ha già rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Juventus e sta affrontando un’indagine penale sul cosiddetto scandalo plusvalenze. Nel frattempo, Perez ha bisogno di dire poco quando ha complici così volenterosi”.