Spalletti deve evitare che un certo vittimismo faccia breccia nello spogliatoio (Giornale)
L'allenatore del Napoli dovrà stare attento all’effetto psicologico: evitare che la prima sconfitta possa diventare un tarlo per la concentrazione della squadra

Db Milano 04/01/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Luciano Spalletti dovrà essere bravo a contrastare il contraccolpo della sconfitta del Napoli contro l’Inter, scrive Il Giornale. Soprattutto, dovrà evitare che il germe del vittimismo che serpeggia in città faccia breccia anche nello spogliatoio del Napoli.
La sosta per il Mondiale avrebbe dovuto favorire il Napoli, scrive il quotidiano, che in Qatar aveva mandato solo cinque giocatori, ma così non è stato. “A San Siro infatti si è visto solo un lontano parente del FantaNapoli che aveva dominato in Italia e spaventato l’Europa“. E soprattutto, i reduci dal Mondiale sono sembrati parecchio sottotono.
“A San Siro Osimhen e Kvaratskhelia sembravano le ombre dei giocatori apprezzati nelle prime quindici giornate, ma soprattutto i pochi reduci dal Mondiale hanno pagato pesantemente il rientro: Anguissa e Zielinski, che assieme a Lobotka sono sempre stati gli uomini chiave del centrocampo, sono naufragati”.
Ora Spalletti dovrà lavorare sulla psicologia della squadra, per evitare un calo di attenzione e concentrazione.
“Spalletti dovrà stare attento all’effetto psicologico. Tutti, bene o male, si sono prodigati a definire anomalo questo campionato, a sottolineare che ci sarebbero stati un prima e un dopo. Ma adesso non deve essere una sconfitta a lasciare il segno oltre il suo effettivo valore”.
“Il nodo sarà proprio questo: evitare che la prima sconfitta possa diventare un tarlo per la concentrazione della squadra. Ed evitare che certo vittimismo adesso faccia breccia anche nello spogliatoio. Anche l’anno scorso la prima sconfitta arrivò a San Siro contro l’Inter. I problemi arrivarono più tardi, quando gli azzurri infilarono un paio di harakiri al San Paolo contro Atalanta ed Empoli. Da lì cominciò ad evaporare il primo Napoli spallettiano. E il tecnico toscano dovrà fare tesoro di quelle crisi per gestire questo primo stop. Anche perché ripartirà comunque da 41 punti e più 5 sulla seconda, un vantaggio dopo 16 giornate che nemmeno il Napoli di Maradona aveva mai avuto”.