Ancelotti: «La qualità del calcio italiano non è quella di 15 anni fa, Totti e Del Piero non ci sono più»
A “Il calcio che l’Italia si merita”. «La prossima regola deve essere quella del tempo effettivo. Var a chiamata? No, la decisione spetta all'arbitro»

Genk 02/10/2019 - Champions League / Genk-Napoli / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti
Ospite del forum “Il calcio che l’Italia si merita”, organizzato dal Corriere dello Sport, il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti ha rilasciato alcune dichiarazioni sullo stato di salute del calcio italiano e su alcune proposte di modifica al regolamento, come il tempo effettivo e il Var a chiamata.
«Il calcio italiano deve ripartire da un miglioramento dello spettacolo che propone – ha detto – perché non è attrattivo per tante ragioni, innanzitutto sotto l’aspetto tecnico visto mancano figure di riferimento: dopo il Mondiale 2006 di Totti e Del Piero, ha fatto fatica ad emergere una nuova generazione di talenti. Certo, c’è il successo insperato degli Europei ma la qualità individuale degli italiani, oggi, non è quella di 15 anni fa»
A tal proposito, sui giovani.
«I giovani fanno fatica a trovare spazio in squadre di Serie A. Il decreto crescita avvantaggia giocatori stranieri, non lasciano tempo ai ragazzi italiani di crescere»
Sui temi di regolamento.
«Non credo che sia positivo l’intervento del Var “a chiamata”. È nato come uno strumento per evitare errori ovvi e grossolani, non può intervenire in tutti i contatti, la decisione ultima spetta all’arbitro. Tempo effettivo? Sono d’accordo, la prossima regola dovrà essere quella. Ora ci sono 10 minuti di recupero. 30 minuti di tempo effettivo toglierebbero tante simulazioni, è ora di metterlo»