Severgnini: Inzaghi è un pessimo attore, per questo ci piace. Finalmente un allenatore che non recita 

Sul CorSera: Ha la voce troppo alta, o la perde del tutto. Mostra quello che pensa con un candore commovente, sembra incapace di mentire

inzaghi inter

Db Milano 19/04/2022 - Coppa Italia / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Beppe Severgnini elogia Simone Inzaghi sul Corriere della Sera. A molti era sembrato una scelta di ripiego dopo Conte, invece non è andata così. Per tre motivi, dice, uno psicologico, uno tecnico e uno cinematografico. Inzaghi, scrive, è un pessimo attore: dice sempre la verità.

“Siamo al terzo motivo per cui Inzaghi piace: il suo modo di presentarsi sul palcoscenico nerazzurro. Ogni allenatore è un attore: il calcio è uno spettacolo, in fondo. Ma non tutti gli attori sono uguali. Antonio Conte è un attore teatrale: drammatico, appassionato, sa pretendere un acquisto costoso come se recitasse Eschilo. Roberto Mancini è un attore cinematografico: gli basta muovere un sopracciglio per farsi capire, come un pistolero in un film western. José Mourinho è un attore totale, un talento poliedrico: potrebbe annunciare la formazione in endecasillabi, se volesse. Simone Inzaghi? Un pessimo attore, il peggiore sulla piazza. Ha la voce troppo alta, oppure la perde del tutto. Mostra quello che pensa con un candore commovente: gioia, delusione, preoccupazioni, irritazioni. Sembra incapace di mentire. Quando ripete — serio, senza ridere — che l’Inter in febbraio e marzo non ha registrato una flessione, vien voglia di abbracciarlo. Ecco perché ci piace, Simone Inzaghi. Finalmente uno che non recita. Sta lì, soffre e gioisce insieme a noi”.

 

Correlate