L’Atalanta rischia di perdere l’Europa e anche il nuovo socio che l’ha tradita per il Chelsea
Libero scrive di sospetti a Bergamo nei confronti di Pagliuca fresco co-presidente che però vuole acquistare il club di Abramovich. E stasera c'è il Lipsia

Bergamo 10/02/2022 - Coppa Italia / Atalanta-Fiorentina / foto Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini
L’Atalanta cammina sul filo sospeso nel vuoto. Stasera il ritorno dei quarti di finale contro il Lipsia. All’andata è finita 1-1. Libero ricorda che al momento in campionato l’Atalanta è fuori dall’Europa e in caso di eliminazione
vivrebbe così una sorta di anno zero, di ripartenza obbligata, o come minimo dovrebbe riflettere sullo stato del progetto. Molti giocatori avrebbero meno motivazioni e il bilancio soffrirebbe per l’assenza degli introiti Uefa, che negli ultimi anni di Champions hanno garantito almeno 40 milioni a stagione, costringendo la rinuncia ad acquisti di livello, se non a cessioni più dolorose rispetto a quelle preventivate, come l’ultima di Gosens all’Inter (per circa 25 milioni).
Ma il caso che turba la città e la tifoseria è quello del nuovo socio Pagliuca che
poche settimane dopo l’ingresso in società con il 55% di quote, ha infatti ammesso di essere interessato all’acquisto del Chelsea: troppo presto.
Il sospetto aleggia e le smorfie nei confronti di Stephen Pagliuca, presidente di Bain Capital che ha rilevato poche settimane fa la maggioranza dalla società di Percassi, serpeggiano in quel di Bergamo.
Ha così dimostrato una mancanza di sensibilità, anche perché da pochi giorni è diventato ufficialmente co-presidente del club.
La Uefa è chiara:
due club controllati dalla stessa entità (sia direttamente sia indirettamente) o gestiti dalla stessa persona non possono partecipare alla medesima competizione: vorrebbe dire rinunciare ad almeno il 6% di quote della Dea, quindi disimpegnarsi, o sperare che non si qualifichino entrambe in Champions in futuro.